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Ma che bravi questi Aquilani. Anzi, bravissimi!

Ma che bravi questi Aquilani. Anzi, bravissimi!

Una occasione di pregevole ascolto è stata data al pubblico e agli abbonati della “Camerata Musicale Barese”! che martedi 4 erano al teatro Piccinni per ascoltare, come da programma, il famoso gruppo cameristico de I SOLISTI AQUILANI formato da 15 bravissimi elementi (archi) e guidato da una star come il violinista Daniele Orlando, anch’egli abruzzese doc. Abbiamo scoperto che Orlando è docente di violino qui da noi, al Conservatorio statale di Monopoli e prima ancora era stato a Foggia, buon per la Puglia musicale dei giovani in formazione. Ma chi sono questi Solisti Aquilani? Il loro nome dice tutto.

Essi debuttarono nel Castello Cinquecentesco dell’Aquila il 21 Aprile 1968 su testarda volontà del prof. Carloni (primo Presidente e già animatore della società dei concerti ‘Barattelli’). A livello locale dunque I Solisti Aquilani nascevano come nucleo di produzione musicale, e in campo nazionale si inserivano in quel progetto di rivalutazione del patrimonio strumentale italiano del ‘700. Per la verità essi erano stati preceduti già nel 1968 da I Solisti Veneti, poi da I Virtuosi di Roma e infine da I Musici, tutti impegnati nei confronti di quell’ italianissimo repertorio che va da Corelli in su, e tuttavia i Solisti Aquilani si caratterizzavano per la loro collocazione geografica: erano e restano tuttora l’unico ensemble di livello internazionale che operava e opera nel Meridione d’Italia!

Il programma presentato a Bari per la stagione 2020 della Camerata era incentrato su un capolavoro conosciutissimo qual è LE QUATTRO STAGIONI-  Il cimento dell’armonia e dell’inventione di Antonio Vivaldi, primissima esperienza di «musica a programma» risalente al 1725 che il prete-rosso, veneziano, partorì dalla sua formidabile sensibilità: tradurre in musica un programma preesistente (4 sonetti di autore ignoto) ma a suon di musica illustrativa della Primavera, dell’Estate, dell’Autunno e dell’Inverno. Ma al di là della esecuzione impareggiabile degli Aquilani (e di Orlando) la novità assoluta era l’ambientazione stessa della esecuzione barese raggiunta attraverso una idea semplice, avvincente ed efficace: uno schermo, posto dietro di loro, su cui venivano proiettate ‘live’ alcune immagini in movimento dell’ambiente e della natura che ci circonda, natura che, come tutti sanno, era un tempo una bella cosa e che invece sta attraversando una fase di gravissima crisi, autodistruttiva, resa tale dalla sconsiderata aggressione dell’uomo. Greta Thunberg docet!

Una bella idea con immagini fulminanti rese ancor più penetranti dalla nuova interpretazione di quel famoso capolavoro resa possibile dal konzertmeister suo direttore e violino solista, Daniele Orlando, e dal suo bel violino Ceruti del 1805, il cui suono si ascoltava bene in tutti i quattro ordini dei palchi del teatro comunale ‘Piccinni’. Una meraviglia insomma accresciuta dalla intonazione, dall’esattezza comune dei colpi d’arco, dal fraseggio, dai colori anche volutamente ‘esagerati’: insomma dalla partecipazione attiva dei sedici solisti. Sì, SOLISTI in tutti i sensi, per bellezza e rotondità di suono nonché per affiatamento. L’interpretazione moderna, se non proprio attuale evidentemente suggerita da Orlando, era tutta da godere. Chissà quante volte e con quali e tanti cameristi abbiamo già ascoltato Le Stagioni, ad esempio quella un po’ “rockettara’ di Nigel Kennedy e quella quasi pop di Janine Jensen. Ma con Orlando e i suoi SOLISTI venivano fuori, classicamente, tutte le connessioni sonore, crescendo improvvisi e diminuendi mai ascoltati prima, accelerandi ed esitandi che non ci sono in partitura, ma che Orlando e i suoi amici evidenziavano modernamente e del tutto convincentemente! Auguri quindi ai SOLISTI AQUILANI di sempre maggior successo internazionale, un successo che dura e che va oltre la dolorosa vicenda della loro città ‘scossa’ da un terremoto distruttivo, alcuni anni fa. La Musica serve anche a questo, a guarirci dagli affanni quotidiani.

(prof. Pierfranco Moliterni)

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