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ESOFAGITE E REFLUSSO GASTROESOFAGEO NELLA MEDICINA DELLE EMOZIONI

ESOFAGITE E REFLUSSO GASTROESOFAGEO NELLA MEDICINA DELLE EMOZIONI

Di Enrico Cembran, Medico Olista
Proprietà letteraria riservata
Nella Medicina delle Emozioni, l’apparato digerente in generale rappresenta in via traslata, la capacità dell’Essere di accogliere e accettare la #realtà percepita.
Tale accoglimento, dovrebbe esprimere il riconoscimento di quanto predisposto da se stessi, in uno stato energetico antecedente, definibile spirituale.
La discrasia, si realizzerebbe a causa della necessaria amnesia di questo stato, funzionale alla possibilità di esplorare la realtà, talvolta estremamente dissonante, dello stato materiale.
In base a ciò, si possono definire i problemi della sfera digestiva, come l’espressione metaforica del disagio dell’Anima nei confronti delle situazioni inaccettabili imposte dalla Coscienza e dall’Ego all’Essere, per consentirgli il mantenimento della sua #maschera atta a sostenere la sua #recita #quotidiana.
Parliamo dunque, della difficoltà a recepire e metabolizzare quanto la realtà quotidiana propone, disconoscendo la propria piena responsabilità, nella sua strutturazione.
In sostanza, l’incapacità di lasciarsi andare, sentendosi a proprio agio in quei contesti che si materializzano nella propria vita, espressione piena tuttavia, del proprio potere creativo nei confronti della realtà.
Anche, l’incapacità, esercitando il proprio legittimo #libero #arbitrio, di modificare quella stessa realtà, attraverso il medesimo innato (ma sopito) potere.
In particolare, l’Esofagite, come ogni infiammazione, in termini emozionali, parla di #rabbia. In questo caso, manifestantesi attraverso la #resistenza dell’organo a valle, lo Stomaco, a lasciar passare cibi metaforici sgraditi.
Dunque un chiaro rifiuto di situazioni disturbanti l’equilibrio affettivo o generanti stress nell’individuo.
Naturalmente, tale problema, richiederà la collaborazione energetica e anotomofisiopatologica delle strutture occupanti lo stesso distretto energetico (#Terzo #Chakra) e, per via riflessa degli altri collegati.
Fra questi, il Diaframma Toraco Addominale, il Fegato, il Pancreas, la Colonna Vertebrale e la stessa Cassa Toracica.
Tutto ciò che, affettivamente si fatica o proprio non si riesce a mandare giù, pone un grosso squilibrio energetico nell’ambito dell’#Ego, struttura inconscia di prima e preferenziale interazione con la realtà percepita ed alloggiata parimenti, in questo distretto energetico.
Tale squilibrio, non può non suscitare rabbia e senso di ingiustizia che per obblighi sociali, familiari, religiosi, non può essere espressa, dunque deve essere reintroiettata.
In sostanza, ci si può sentire, più o meno consapevolmente presi per la gola.
Frequentissimo, da parte dei pazienti affetti da queste patologie, l’uso di frasi quali,
“mi torna su”,
“mi si rimpone”
e questo è esattamente ciò che succede nel Corpo Mentale Concreto ed a seguire, Emozionale, un blocco stabile, al transito delle energie affettive.
È come se lo stomaco e quindi, per via riflessa, l’Esofago, attraverso questo sintomo, cercassero di esplicitare la loro difficoltà a lasciare andare contenuti difficili, per paura del loro assorbimento ed integrazione, attraverso l’organo a valle, l’Intestino.
Il reflusso Gastro Esofageo e la conseguente Esofagite, in parole povere, esprimono tutti i #No che non riescono ad essere pronunciati dall’Essere.
Un atteggiamento polemico dei due organi, nei confronti delle scelte (e non scelte) dell’Individuo che continua a non tenere conto delle loro opinioni ed emozioni, più vicine a quel sentire di pancia, caratterizzante l’età infantile, ma non per questo, inutile.
 
 
 
 
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