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Il Teatro è in noi, l’attore e regista Marco Paoli per Polis

Il Teatro è in noi, l’attore e regista Marco Paoli per Polis

Inizia oggi la  preziosa collaborazione del nostro giornale con l’attore e regista Marco Paoli, che porterà tutti noi lettori a calarci nel meraviglioso mondo del teatro, palestra di vita dalle antichissime origini.

Nel “L’arte della commedia” del grande Edoardo, all’inizio della trama, l’attore Campese, “capocomico” di una compagnia teatrale a conduzione familiare che si è vista bruciare il Teatro “Capannone” in un incendio dal quale si è salvato solo il baule dei trucchi e dei costumi, si trova nel cortile della prefettura in attesa di essere ricevuto dal nuovo prefetto. E lui, durante uno splendido monologo,  misura a passi il cortile per capire che tipo di Teatro si potrebbe ricavare in quello spazio. E calcola tutto nei minimi dettagli stabilendo infine, che se ne potrebbe ricavare un teatro di circa 300 posti con un palcoscenico di tutto rispetto. E stabilisce anche il colore del sipario e il resto. Ecco, in questo straordinario inizio c’è tutto quello che serve per capire cosa passa realmente per la mente di un teatrante. Il teatrante misura tutto in funzione del Teatro, non solo come forma d’arte ma anche come luogo.  Io stesso quando giro per i miei spettacoli mi trovo a scrutare ruderi di fienili, vecchie stalle o chiese in disuso immaginando di trasformarle in teatri. E cosa avviene poi nei teatri? Avviene in sostanza il ripetersi di quello che i bambini fanno ogni giorno della loro vita fino a che non sopravviene per molti (e per pochi altri no) la “maturità. In Teatro si gioca. La stessa parola è in molte lingue la traduzione del termine recitare. Quindi il Teatro è gioco. E i bambini sono molto seri quando giocano. Il grande attore Laurence Olivier diceva che gli attori per recitare bene devono mettere in quel che fanno la stessa serietà che mettono i bambini nei loro giochi. Quindi il Teatro come forma d’arte è un gioco. Immagini in movimento,  o come dice Amleto alla compagnia di attori viandanti, lo specchio della vita.  Ma il Teatro è anche un luogo fisico. Una struttura in cui è possibile che si compia il miracolo del giocare alla vita. Ecco allora che sorge l’urgenza che ogni comunità abbia un Teatro, o uno spazio assimilabile ad esso aperto alla popolazione. Il Teatro non può e non deve essere un luogo chiuso. Lo sforzo politico perché tutti e in primo luogo i giovani, possano usufruire di un Teatro  dovrebbe essere una priorità assoluta. Il Teatro come luogo fisico dovrebbe essere poi gestito da persone che il teatro lo conoscono a fondo sia dal punto di vista artistico che logistico. Chi vive di Teatro ama la casa della propria arte e trasmette quell’amore al luogo che la ospita. Uno spazio dove si sviluppi il Teatro anche come momento di aggregazione, con reale formazione, produzione e spettacoli. Un Luogo che richiami l’attenzione di un vasto pubblico. Questa è sempre stata la funzione del Teatro. E c’è da sperare che la cosa non cessi, sarebbe una perdita enorme per tutti noi.

Per inciso, l’incontro tra Campese e l’istituzione non finisce bene, ma questa è un’altra storia di cui poi parleremo.

Marco Paoli

Marco Paoli si diploma nel 1988 presso il Centro di avviamento all’espressione di Firenze diretto da Orazio Costa Giovangigli e successivamente presso il Laboratorio Nove di Sesto Fiorentino. Nei primi anni ’90, segue corsi di Danza e Mimo sempre a Firenze e partecipa ad una stage di recitazione cinematografica a Montalcino con Citto Maselli. Si è occupato della gestioni di vari Teatri tra i quali il Corsini di Barberino di Mugello il Teatro comunale di Pieve santo Stefano ed infine il Teatro san Leonardo di Viterbo per oltre 15 anni e quello dell’Unione sempre a Viterbo per tre stagioni. E’ attore e regista. Ha scritto oltre 10 testi teatrali. Come attore ha lavorato a fianco di molti attori protagonisti della scena italiana negli ultimi 20 anni tra i quali Paolo Ferrari, Orso Maria Guerrini, Giuseppe Pambieri, Oreste Lionello, Franco Oppini, Ninetto Davoli e Carlo Croccolo. Collabora da alcuni anni con il regista Federico Vigorito con il quale ha dato vita a diverse iniziative teatrali. E’ direttore artistico dei festival Live Art di Roma e Luna note e Parole che si svolge in Mugello da tre stagioni.

Sito web : http://marcopaoli.weebly.com

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