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Parliamo di un importante quanto trascurato minerale: IL MAGNESIO. Parte I

Parliamo di un importante quanto trascurato minerale: IL MAGNESIO. Parte I

a cura del dott. Enrico Cembran

E’ un minerale molto presente in natura, ma come spesso accade, l’intervento umano porta alla sua dispersione nelle procedure di raffinamento dei nutrienti. Talvolta questa dispersione si realizza con le stesse procedure di cottura troppo aggressive.
Non è possibile la sua sintesi nell’organismo animale, dunque l’unica fonte fisiologica di approvvigionamento è una sana alimentazione, eventualmente supportata da un razionale utilizzo degli integratori.
Il magnesio interviene in moltissimi processi di biosintesi, contribuendo alla produzione delle proteine costituenti il collagene. Interviene favorendo l’assorbimento del calcio, sodio, fosforo potassio, vitamina D e altre sostanze di fondamentale importanza per il buon funzionamento di moltissimi organi. Essendo inoltre indispensabile per l’attività di oltre 300 enzimi, svolge un ruolo fondamentale praticamente in quasi tutti gli apparati dell’organismo umano ed animale.
Interviene a livello delle membrane e del citoplasma (liquido interno delle cellule), svolgendo un ruolo chiave nella sintesi dell’ ATP che a sua volta è il collegamento chimico fra catabolismo (disassemblaggio delle macromolecole alimentari- colesterolo, glicogeno, proteine- ad esempio) e anabolismo (sintesi di altre macromolecole utilizzabili dall’organismo) costituendo la fonte energetica di questi importanti processi.
Fra i vari usi medici, quello per regolarizzare il ritmo cardiaco ed i disturbi della funzione urinaria. Assunto assieme ad una giusta quantità di calcio, magnesio e vitamina D, ed associato ad una regolare attività fisica, è un ottimo antidoto contro l’osteoporosi. Ancora, può essere utile nella terapia delle malattie infettive, grazie all’effetto stimolante sui globuli bianchi e in generale su tutto il sistema immunitario, dunque anche nella prevenzione delle malattie tumorali.
Il Cloruro di Magnesio aiuta a curare un’infinità di malattie, fra le quali: l’Epilessia, distrofie e sclerosi, la Poliomielite, tumori, asma, bronchite cronica, broncopolmonite, enfisema polmonare, influenza, pertosse, raucedine, affezioni dell’apparato gastrointestinale, disfunzioni della colonna cervicale, tensioni neuro muscolari, artriti, sciatalgie e dolori muscolari, riduzione delle calcificazioni, osteoporosi, Depressione, ansia, fobie, cefalea ed emicrania, ipertermia, Herpes Zoster o Fuoco di Sant’Antonio, orticaria, la contrattura tetanica (anche in corso di rigidità sopravvenuta), antagonizza il veleno della vipera (anche solo lavando con una sua soluzione la ferita), le tossine della Rabbia, Parotite, Scarlattina, Rosolia, Morbillo e praticamente di tutte le malattie esantematiche dell’infanzia.
Nonostante tutte queste qualità, e per motivi facilmente intuibili, questa sostanza economica, reperibile, facilmente assimilabile, ma soprattutto UTILE, non è molto conosciuta in campo medico, ma soprattutto…prescritta!
L’organismo umano ne contiene circa 25 grammi, immagazzinati prevalentemente nelle ossa, muscoli, cervello, fegato, reni e testicoli.
In sintesi, potremmo dire che è in grado di regolare l’equilibrio minerale necessario agli organi per l’espletamento delle loro funzioni, come per esempio i reni. Come sopra riportato, è bene ribadire la sua capacità decalcificante fino alle più sottili membrane nelle articolazioni, nelle sclerosi (per esempio arteriose e calcificate), dunque è ottimo nella prevenzione dell’infarto miocardico.

 

 

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