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LA SINDROME ANSIOGENA DA SARS COVID19

LA SINDROME ANSIOGENA DA SARS COVID19

Di Enrico Cembran

Nella mia pratica di medico olista, soprattutto dal settembre 2020,  a causa della ripresa dell’aggressività della Pandemia Sars Covid 19, ricevo sempre più spesso richieste di supporto e trattamento energetico/terapeutico, da parte di pazienti che riferiscono un gruppo di sintomi ben determinato e coerente.

Un insieme di sintomi,  che io  definisco Sindrome Ansiogena da Sars Covid 19.

Fra i sintomi di questa, il più ricorrente è una sensazione di blocco all’altezza della bocca dello stomaco ed anche di costrizione della gabbia toracica.
A seguire l’insonnia, una grossa difficoltà di concentrazione, disturbi della circolazione e digestivi, un senso d’ansia costante, talvolta solo parzialmente motivato dalla situazione vissuta.

Un senso cioè, che va oltre l’evidenza attuale, una sorta di retropensiero che si sovrappone sistematicamente in ogni ragionamento della giornata, in quanto tale, inestinguibile.

In campo “sottile”, il sintomo più caratterizzante di questa patologia è la perdita di coerenza energetica fra i centri energetici (chakra) inferiori, quelli più strettamente legati alla vita materiale, quali il Primo, il Secondo ed il Terzo e quelli superiori, il Sesto ed il Settimo, deputati alla gestione delle energie più prettamente spirituali.

In parole povere, c’è una situazione di attivazione costante dei centri energetici dei chakra inferiori, conseguentemente al grande livello di percezione di stress individuale e collettivo.

La mente, pertanto, occupata a rimuginare continuamente contenuti percepiti come tossici, rifiuta di connettersi con la sua attività più nobile, quella di contatto con la Divinità da cui proviene.

In questo quadro energetico, è naturale che i due Chakra di raccordo, il Quarto ed il Quinto, permangano in uno stato di preattivazione riflessa, in permanente attesa di informazioni dai Chakra Inferiori.

Tale surplus di energie di bassa frequenza vibratoria determina un notevole irrigidimento del Diaframma Addominale.
È questo un fascio di fibre muscolari che assolve funzioni di tipo anatomico e fisiologico riguardanti le energie di tipo “denso”.
Fra queste, il sostegno, la contenzione e la separazione di organi della Cavità Toracica ed Addominale, la stabilità posturale e la meccanica respiratoria.
Tuttavia, il Diaframma Addominale, è anche un Chakra ben delineato, nell’ambito di quelli definiti della Nuova Era, il Terzo Chakra e Mezzo.

In questo ruolo, assolve, insieme ad altre cinque strutture di tipo energetico denso, alla regolazione del flusso delle energie sottili dalla Madre Terra, al resto dell’Universo.
Queste sono poste lungo la struttura fisica dell’individuo, partendo dalla pianta dei piedi che è la prima di esse.

A tale flusso energetico, nessuno, in quanto essere vivente, si può sottrarre.

In senso sottile, la percezione è quella di una grande separazione dell’essere, da quelle piccole grandi cose di tutti i giorni che caratterizzano quelle certezze che, per quanto tenui, lo ancorano al concetto di vita vissuta.
Si soffre perché si pensa in continuazione che presto, quelle piccole, ma necessarie certezze, potrebbero venir meno.

Il lavoro energetico può, attraverso la respirazione consapevole, indurre un “nuovo” stato di armonia fra le energie materiali e quelle eteree.
Il bilanciamento dei Chakra e soprattutto delle Stelle Auriche, può realmente generare quella coerenza strutturale sottile necessaria al corretto flusso dell’Energia Vitale.

La corretta espressione di queste energie nelle strutture auriche centrali, può “ricucire” le tante falle del Campo Aurico rivestente l’individuo, operate dall’eccessiva attività del suo terzo strato, il Corpo Aurico Emozionale.

È tutto così semplice? Direi di sì, se accettiamo il concetto che non è la realtà stessa ad essere tossica, ma la sua valutazione emozionale, operata, nella stragrande maggioranza dei casi dall’essere, a seguito della sua valutazione emozionale.

Le strutture auriche sono, al tempo stesso, energia, materia e stati di pura coscienza.

Proprietà letteraria riservata

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