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La protesta permanente degli Avvocati di Napoli continua

La protesta permanente degli Avvocati di Napoli continua

di  Irma Capece Minutolo

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Continua la protesta degli Avvocati che a Napoli stanno presidiando notte e giorno il piazzale antistante il Tribunale contro i vertici di Cassa Forense e la situazione di grave crisi generale in cui versa l’avvocatura in Italia. Oggi da un lato molti avvocati, in particolare giovani, sono costretti a cancellarsi dall’albo per l’impossibilità di pagare la cassa, e dall’altro molti continuano ad esercitare ma la cassa non la pagano per sostenere le proprie famiglie piuttosto che versare in un buco nero denaro che non rivedranno mai più.

Lo sciopero della fame “digiunare per sensibilizzare” ha avuto inizio venerdì 27 Gennaio unitamente al presidio, davanti al quale gli avvocati si alternano a turno affinché ci sia sempre qualcuno anche di sera, di notte e nei festivi.

I motivi della protesta riguardano i vertici di Cassa Forense. Il Comunicato dato dal Tesoriere Nazionale di Nuova Avvocatura Democratica Avv. Giuseppe Fera ai microfoni di Radio Radicale spiega le ragioni delle iniziative degli Avvocati che in questi giorni stanno presidiando H24 il Tribunale di Napoli. Anche stanotte e ieri notte un gruppo di Avvocati tra cui lo stesso Avv. Fera e l’Avv. Nicola Todisco hanno atteso l’alba, alcuni dormendo in tenda altri attendendo vigili e svegli che la notte trascorresse. Secondo il Comunicato: “I movimenti di avvocatura di base che si stanno muovendo, da Catania e Napoli, non intendono aderire allo schema che le istituzioni forensi, anche in queste ore, sorde ad ogni richiamo alla correttezza, intendono riproporre.

Da quanto sta avvenendo in Italia è evidente che le istituzioni forensi, queste istituzioni forensi, non rappresentano tutti gli avvocati ma “alcuni” avvocati, sempre gli stessi. L’unico ruolo che dunque può essere svolto da istituzioni forensi che guardino in faccia la realtà e non vogliano essere travolte dal discredito è di presa d’atto di istanze che vedono esse e non l’astratta “politica” sul banco degli imputati, e se ne facciano carico. Nuova Avvocatura Democratica esprime al massimo grado questo concetto e lo declina politicamente. La resistenza non violenta, il digiuno, il presidio, sono altissime forme di lotta politica. Chi ci invita a parlare con un’unica voce è privo di credibilità. La storia politica di questi anni è fatta di istituzioni che invitano la base a sceglierle come “unica voce”, salvo poi fare affari e patti con la politica, vendendo quella base e coltivando esclusivamente le loro prebende. Nuova Avvocatura Democratica ha rotto il flipper. Le istituzioni forensi, quelle che ci minacciano, ci deridono, ci vessano, ci chiamano “giovani inconsapevoli”, non possono rappresentarci e non ci rappresentano.

Noi rappresentiamo colleghi stanchi, disgustati, che chiedono alle istituzioni forensi e non alla politica, di cominciare a cambiare. Questo non è populismo, non è demagogia. Al contrario, sono populisti e demagogici gli inviti a “lasciar fare” a chi ha fallito in tutti questi anni, ma pretende di zittire il cambiamento con l’autoritarismo ammaccato che non fa più presa su alcuno. Noi andremo avanti, forti di un sostegno che va ben oltre la nostra associazione. Del resto, non abbiamo alternative. Il segretario nazionale Avv. Salvatore Lucignano”.

Gli avvocati con questa protesta chiedono:

– occupazione dei vertici di qualsiasi istituzione forense a titolo gratuito;

– riduzione dei contributi di cassa forense ovvero la possibilità di impegnarsi, secondo le proprie possibilità, a costituire un fondo pensionistico privato.

E’ un chiaro segnale di crisi della classe forense, oggi come noto l’avvocato medio non riesce a fatturare più di quindicimila euro all’anno (spesso anche molto meno) ed evidentemente ha esigenze molto lontane da quelle prospettate dai vertici delle istituzioni, oggi l’avvocato medio non ce la fa più; ad essere maggiormente pregiudicati tra loro ovviamente giovani e donne ma anche colleghi già adulti e con professione avviata, in particolare questi ultimi proprio a causa dell’età non avrebbero possibilità di trovare diversi sbocchi lavorativi, pur essendo lontani dall’età pensionabile.

Oggi, domenica, stanotte e domani il Presidio prosegue…….. Gli avvocati partenopei attendono che la loro protesta venga condivisa dai colleghi degli altri Fori nelle rispettive città.

GALLERY FOTO: La protesta degli Avvocati al Tribunale di Napoli prosegue notte e giorno

 

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