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Nicola De Giosa resuscita!

Nicola De Giosa resuscita!

di Pierfranco Moliterni

Sono passati appena due mesi. Era il 16 novembre dell’anno appena trascorso e un nostro articolo su “PolisNotizie” dava conto della figura, dimenticata, del musicista barese Nicola De Giosa ( 1819-1885) il quale era ed è in parte noto solamente per aver dato il suo nome ad una importante strada della città capoluogo, Bari. Come tutti sanno è  quella una strada super trafficata che, non a caso, sbocca proprio a lato del teatro Petruzzelli, del politeama dei fratelli Onofrio e Antonio inaugurato nel 1903 e che ha preso (giustamente) il loro nome nonostante una proposta, poi caduta nel nulla: intitolare il massimo edificio dell’arte musicale pugliese al genius loci della musica ottocentesca, De Giosa, tal quanto nel 1854 s’era fatto per Nicolò Piccinni l’altro esponente di spicco della musica colta vissuto nel XVIII secolo tra Parigi e Napoli. Il dato storico tuttavia ha evidenziato che De Giosa, allievo prediletto di Gaetano Donizetti a Napoli, restava ancora una figura quasi del tutto sconosciuta nonostante la carriera di compositore e di direttore d’orchestra che lo aveva fatto apprezzare in giro per i teatri musicali: amico-rivale di musicisti a lui contemporanei del calibro di Verdi e di Mercadante mentre egli era in giro per l’Europa, e addirittura per l’America del Sud quando dirigeva opere italiane nel prestigioso teatro Colòn di Buenos Aires!

Da qui, da tale oggettiva constatazione era nato un Comitato di esperti di varia provenienza ed estrazione (Università, Conservatorio, esponenti delle p.r) che voleva e vuole ‘resuscitare’ questo artista meritevole della gloria locale ma anche di una maggiore consapevolezza storico-musicologica. Insomma, rimettere a posto le cose e far sì che De Giosa non resti più solo …una strada barese super trafficata, ma rientri nella conoscenza/coscienza dei suoi concittadini e della musicologìa locale e nazionale. Per la verità, il Comune di Bari nella persona del suo sindaco Antonio De Caro e del capo della sua segreteria Vito Leccese, ha subito capito l’importanza della operazione che quel Comitato svolge tuttora (e lo fa senza alcun fine di lucro) affiancandolo nella ideazione e nella organizzazione di alcuni ‘eventi’ che si svolgeranno a Bari a partire dal 3 maggio 2019, giorno del centenario commemorativo della nascita di De Giosa. Sono in fase organizzativa alcune manifestazioni come convegni musicologici, mostre, concerti gratuiti che si terranno in alcune sedi cittadine: aula magna della Università, Auditorium del Conservatorio, Biblioteca Nazionale, foyer del teatro Petruzzelli. Sì, proprio il foyer, spazio in cui, è bene farlo notare, troneggia ancora e in bella mostra di sé, una grande statua effigiante De Giosa che sta accanto agli altri grandi musicisti pugliesi (Paisiello, Piccinni,  Mercadante). Un’ultima ‘scoperta’ la si deve a Roberto Mattoni, il p.r. man del Comitato che sensibilizza le istituzioni pubbliche. Egli infatti ha riconosciuto, ‘smontato’ da una parete della sede del Comune di Bari e poi fotografato un quadro ad olio, risalente al 1884, che ritrae l’ormai anziano maestro, il quale era voluto ritornare nella sua città natale laddove donò tutto il suo testamento artistico-musicale alla Biblioteca Nazionale (spartiti musicali, lettere, bozzetti, stampe). Che altro dire, allora, se non “ben tornato don Nicola”.

 (prof. Pf. Moliterni– UniBA storia della musica)

Il sindaco di Bari, Antonio De Caro, in una recente foto scattata vicino ad un quadro (ritratto ad olio) del musicista barese Nicola De Giosa; è un quadro del 1884, a suo tempo donato al Comune di Bari, ed è allocato in una parete del salone antistante l’aula del Consiglio Comunale.

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