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L’opera fotografica dell’artista Monica Notarnicola alla mostra d’arte ‘ I Cinque Elementi: Pittura, Musica e Fotografia’

L’opera fotografica dell’artista Monica Notarnicola alla mostra d’arte ‘ I Cinque Elementi: Pittura, Musica e Fotografia’

Si è inaugurata, il 6 ottobre, la mostra d’arte ‘ I Cinque Elementi: Pittura, Musica e Fotografia’, a cura di Maria Teresa Romanazzi Responsabile per la Puglia dell’Accademia Italiana di Architettura Feng Shui, presidente dell’Associazione Culturale ‘Equilibrio de I Cinque Elementi’ di Putignano, presso la caratteristica Sala Convegni della Parrocchia di San Domenico. La collettiva ha fatto da corredo emozionale, introduttivo ed esplicativo alla Conferenza. ‘Ho voluto trasmettere con questo evento che il Feng Shui è una disciplina seria e complessa, che non è quello che noi leggiamo, spesso, su internet e in qualche libro di alcuni autori che scrivono di correzioni fatte con specchietti, campanelli e fiocchetti rossi, ma, semplicemente, di cure fatte con i cinque elementi che diventano procedura per l’armonia attraverso i colori, le forme e i materiali.’- ha precisato l’architetto Mariateresa Romanazzi. E’ in questo contesto che si inserisce l’opera fotografica dell’artista Monica Notarnicola dal titolo ‘La danza dei Cinque Elementi’ che ha dichiarato ‘ La danza per me è armonia, energia, luce, spirito allo stato puro. Ho fatto danzare la ballerina italo-albanese Pierangela Ejupi, nel firmamento emozionale della Terra, del Metallo, dell’Acqua, del Legno e del Fuoco. La Terra, solida, è rappresentata dal quadrato di Leonardo ma le braccia sono in movimento, a denotare il passaggio da uno stato all’altro, evidenziato anche dal degradarsi delicato dei colori, dal rosso del fuoco che la precede nella danza, al bianco delicato del metallo che la sussegue. Alla Terra, infatti, segue il Metallo, segno di fiducia, del gesto deciso, rappresentato dall’ovale delle braccia e dal semicerchio del panneggio che dal bianco sfuma verso il grigio. Segue il circolo, l’Acqua, che sfuma in un tripudio di azzurri, fino ad un blu intenso, vivo, profondo. Un’onda, curva, viva. La crescita propulsiva dello slancio verticale del Legno che si inscrive in un rettangolo, appare sovrastata dalla creatività di uno scialle svolazzante ed è inserita nel degradè dei verdi. La danza si conclude con l’indisciplinatezza del Fuoco, col suo guardare alto, visualizzato nel triangolo del passo di danza conclusivo, incorniciato nel degradarsi dei rossi fino al viola. E’ stato un grande onore per me potermi confrontare con artisti come Francesca Colafelice, nota pittrice neofigurativa; Angelo Palumbo, artista lucano che ha preso parte alla 54° Biennale di Venezia ed il maestro Giuseppe Lucente, cantante lirico.’

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