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La spesa in ricerca e sviluppo aumenta le vendite

La spesa in ricerca e sviluppo aumenta le vendite

a cura del dott. Angelo Leogrande

I dati fanno riferimento a 2500 imprese operanti in 35 settori in 43 nazioni[1]

I dati analizzati prendono in considerazione il ruolo della ricerca e sviluppo con riferimento alla profittabilità della gestione caratteristica, al numero dei dipendenti, alle vendite nette, e al valore della capitalizzazione di mercato. I dati sono stati elaborati dall’Eurostat in modo particolare dalla divisione IRI- Economics of Industrial Research and Innovation[2].  Il dataset analizzato prende in considerazione 2500 aziende operanti a livello globale ed operative nell’interno di una serie di settori economici differenziati. I dati analizzati fanno riferimento ai settori indicati di seguito: Aerospace & Defence, Alternative Energy, Automobiles & Parts, Banks, Beverages, Chemicals, Construction & Materials, Electricity, Electronic & Electrical Equipment, Financial Services, Fixed Line Telecommunications, Food & Drug Retailers, Food Producers, Forestry & Paper, Gas, Water & Multiutilities, General Industrials, General Retailers, Health Care Equipment & Services, Household Goods & Home Construction, Industrial Engineering, Industrial Metals & Mining, Industrial Transportation, Leisure Goods, Life Insurance, Media, Mining, Mobile Telecommunications, Nonlife Insurance, Oil & Gas Producers, Oil Equipment, Services & Distribution, Personal Goods, Pharmaceuticals & Biotechnology, Real Estate Investment & Services, Software & Computer Services, Support Services, Technology Hardware & Equipment, Tobacco, Travel & Leisure.

Le variabili utilizzate dai dati composti dall’IRI sono indicati di seguito:

VARIABILE DESCRIZIONE TIPOLOGIA DI VARIABILE
R_D Spesa in ricerca e sviluppo in milioni di euro nel periodo 2016-2017 REGRESSANDO
Op.profits (€ million) Profitti derivanti dalla gestione caratteristica REGRESSORE
Employees (th) Numero di impiegati totale REGRESSORE
Market cap (€ million) Market capitalization in milioni di euro REGRESSORE
Net sales Vendite nette REGRESSORE

 

Modelli 1: la determinazione dell’investimento in ricerca e sviluppo.  Il modello analizzato viene riportato di seguito:

 

Le conclusioni del modello analizzato sono riportate di seguito:

Come appare evidente la spesa in ricerca e sviluppo realizzata nelle imprese considerate facenti parte del database dell’IRI-Eurostat mostra una relazione positiva con una serie di variabili afferenti anche la performance di mercato delle imprese. Alla luce dell’analisi di regressione lineare cross section condotta in modo semplificato attraverso l’utilizzo del software Gretel vengono proposte le proposizioni seguenti:

  • Esiste una relazione positiva tra spesa in ricerca e sviluppo in milioni di euro e vendite nette in milioni di euro. Se una imprese vuole incrementare il valore delle vendite nette può agire attraverso una crescita della spesa in ricerca e sviluppo;
  • Esiste una relazione positiva tra spesa in ricerca e sviluppo in milioni di euro e valore della gestione caratteristica. Una impresa interessata ad incrementare il valore del profitto generato dalla gestione caratteristica può operare mediante una crescita del valore della spesa in ricerca e sviluppo.
  • Esiste una relazione positiva tra spesa in ricerca e sviluppo in milioni di euro e numero di occupati. La ricerca e sviluppo è una attività in grado di avere un impatto positivo in termini di dotazione del capitale umano impiegato nell’interno delle imprese;
  • Esiste una relazione positiva tra spesa in ricerca e sviluppo e capitalizzazione di mercato. Una impresa interessata ad incrementare il valore della capitalizzazione di mercato può agire attraverso una crescita del valore della spesa in ricerca e sviluppo.

Il modello analizzato, per quanto proposto in forma semplificata, cross section e con riferimento ad un unico esercizio, ovvero il 2016, mette in ogni caso in evidenza il ruolo strategico dell’investimento nella ricerca e sviluppo realizzato dalle imprese anche di dimensioni rilevanti nei vari settori analizzati. La spesa e ricerca e sviluppo diventa allora un investimento strategico dell’impresa interessata ad incrementare la capacità di essere egemone nell’interno del mercato di riferimento.

I vantaggi della ricerca e sviluppo sono indicati di seguito:

  • Capacità di innovare: le innovazioni tecnologiche consentono alle imprese di prosperare attraverso la creazione di prodotti nuovi in grado di creare mercati nuovi, di incrementare anche la customer satisfaction e la credibilità dell’azienda. L’innovazione nel mercato tende ad essere molto veloce. L’investimento in ricerca e sviluppo consente di sottrarre l’impresa alla tensione competitiva del follower nel mercato e di addivenire al ruolo di innovation leader. L’innovation leader è in grado di aumentare la capacità dell’impresa di essere vincente nei confronti anche della concorrenza. Tuttavia la capacità dell’impresa di diventare innovation leader dipende dall’investimento in ricerca e sviluppo. Una impresa interessata a dominare il mercato deve operare per il tramite della crescita della spesa in ricerca e sviluppo.
  • Time to market: la capacità dell’impresa di produrre dei prodotti nuovi per il mercato è una caratteristica essenziale del successo economico e della capacità di conquistare dei clienti nuovi. Il time to market può essere subito dall’impresa oppure un elemento di forza dell’azienda. La capacità dell’impresa di vincere nel time to market dipende dalla spesa in ricerca e sviluppo in grado di produrre uno stock di innovazioni nell’ambito di una pianificazione strategica. La pianificazione strategica delle innovazioni da introdurre nel mercato, in termini di prodotti e di servizi, è la metodologia per vincere il time to market, ovvero quella tensione competitiva delle imprese interessate a introdurre per prime dei prodotti nuovi. La capacità dell’impresa di vincere la concorrenza nonostante il grado elevato di competitività dipende dall’investimento in ricerca e sviluppo.
  • Brand identity: il valore della brand identity ha acquisito un ruolo sempre più rilevante per la valutazione delle imprese sia con riferimento ai bilanci di esercizio sia con riferimento alle valutazioni esterne realizzate dal mercato mediante la quotazione, oppure dagli enti terzi come per esempio le società di rating oppure le società di revisione. La brand identity, ovvero il valore dell’indentità del mercato, rientra nell’interno della valutazione dei marchi, dei brevetti. Un marchio valutato bene può costituire una sorta di strategia di marketing implicita in grado di aumentare l’appeal nei confronti dei consumatori.
  • Intangible assets: i beni intangibili diventano sempre più rilevanti nell’interno della valutazione delle imprese. Sebbene sia difficile analizzare il ruolo dei beni intangibili in modo determinato per quanto esista un effettivo di battito aperto tra gli esperti di contabilità è purtuttavia necessario mettere in evidenza il fenomeno crescente della centralità degli asset intangibili, ovvero immateriali nelle imprese. E’ opinione diffusa che il bilancio di esercizio per come è determinato nella condizione attuale sia incapace di realizzare una valutazione effettiva del ruolo degli intangible assets. Tuttavia gli intangible assets dipende dalla spesa in ricerca e sviluppo, perché la spesa in ricerca e sviluppo risulta essere in grado di aprire l’azienda nei confronti di processi creativi, generativi, coinvolgenti l’intera struttura organizzativa aziendale.

La spesa in ricerca e sviluppo è quindi associata ad una crescita molto elevata di alcuni elementi essenziali afferenti le vendite, il reddito derivante dalla gestione caratteristica, il numero degli impiegati ed anche la capitalizzazione di mercato. Inoltre è assai probabile che l’orientamento all’economia cognitiva ovvero all’economia della conoscenza, con la crescita del capitale umano qualificato da un lato e la crescita della domanda di profili qualificati, skillati, da parte delle imprese. Il capitalismo nella dimensione cognitiva ha visto crescere la spesa in ricerca e sviluppo delle imprese ed è probabile che il processo di investimento nell’interno della ricerca e sviluppo continui sia per la tensione competitiva del mercato sia per la domanda di innovazione tecnologica dei consumatori. Il consumatore è abituato alle innovazione ed ha una aspettativa circa la capacità delle imprese di produrre nuovi prodotti ed in grado di operare

Analisi metrica del modello. I dati afferenti il modello sono riportati di seguito:

 

Figura 1. Stima della spesa in ricerca e sviluppo nelle imprese. Fonte: IRI.

 

Figura 2. Matrice delle correlazioni per le variabili del modello volto alla stima della capacità della ricerca e sviluppo. Fonte:IRI.

 

Figura 3. Statistiche descrittive per il modello in grado di analizzare il ruolo della ricerca e sviluppo rispetto alla Ricerca e Sviluppo. Fonte: IRI.

 

Figura 4. Relazione Spesa e Ricerca e sviluppo e Vendite Nette in milioni di euro. Fonte: IRI

 

Figura 5. Relazione tra spese in ricerca e sviluppo e reddito derivante dalla gestione caratteristiche. Fonte: IRI-EUROSTAT.

 

 

Figura 6. Relazione tra spesa in ricerca e sviluppo e numero di impiegati nelle principali 2500 imprese. Fonte. IRI-EUROSTAT

 

 

Figura 7. Relazione tra spesa in ricerca e sviluppo e market capitalization. Fonte:IRI.

[1] Le nazioni del campione di riferimento sono: Australia, Venezuela, US, UK, Turkey, Thailand, Taiwan, Switzerland, Sweden, Spain, South Korea, South Africa, Slovenia, Singapore, Saudi Arabia, Russia, Portugal, Norway, New Zealand, Netherlands, Mexico, Malta, Malaysia, Luxembourg, Liechtenstein, Japan, Italy, Israel, Ireland, Belgium, Brazil, Canada, China, Denmark, Finland, France, Germany, Greece, Hungary, Iceland, India, Iraq.

[2] http://iri.jrc.ec.europa.eu/scoreboard.html

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