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Share Di Enrico Cembran, Medico Olista Proprietà letteraria riservata Nella Medicina delle Emozioni, l’apparato digerente in generale rappresenta in via traslata, la capacità dell’Essere di accogliere e accettare la #realtà percepita. Tale accoglimento, dovrebbe esprimere il riconoscimento di quanto predisposto da se stessi, in uno […]
Sharedi Maria Pia Iurlaro Di recente, l’associazione culturale ETS “Rizomi”, con una raccolta fondi, sta procedendo per un eventuale acquisto dei 6,5 ettari del bosco di Monteferraro, oggi di proprietà privata.Il bosco di Monteferraro, pur essendo situato nel territorio di Conversano, è un luogo molto […]
TuriShareVideo intervista – Covid19 La Salute passa dalla prevenzione ne parliamo con la dott.ssa Loretta Bolgan
Salute Words . Le intervisteShareSalonicco, 12 febbraio 2022 – “La mostra sta garantendo visibilità internazionale alla Sardegna, ai suoi musei, ai suoi beni archeologici, presentandola come un punto di riferimento culturale nel Mediterraneo. Una concreta testimonianza dell’immenso patrimonio archeologico dell’Isola, in vetrina all’interno di alcuni tra i musei più importanti […]
I misteri dell'archeologia News RegioniShareCastellaneta – Dalla occasionale scoperta del ritratto di un frate celebrato sotto i portici del convento di Santa Maria Novella di Firenze ha avuto inizio la ricerca di documenti, più o meno coevi, sull’antico vescovo Benedetto Ardinghelli che fu frate domenicano a Firenze e vescovo […]
I misteri dell'archeologiaShareLa Laminetta aurea di Hipponion è ritornata, dopo essere stata esposta alla prestigiosa rassegna L’immagine invisibile, al Museo Archeologico Nazionale “Vito Capialbi” di Vibo Valentia nella sua affascinante sede: il Castello Normanno Svevo. Il Museo Archeologico Nazionale “Vito Capialbi” di Vibo Valentia, diretto da Adele […]
Calabria I misteri dell'archeologiaShareDi “Ciccillo” (Uomo di Altamura) e delle ricerche relative al progetto “Karst” sui resti scheletrici del Neanderthal più antico e meglio conservato del Pianeta, non si hanno più notizie dal giorno di questo servizio (04.04.2018). Come la nuova Amministrazione comunale intenderà proseguire? Francesco Fiore, vicepresidente Ass. […]
I misteri dell'archeologiaSharea cura di Carmine Statti Ingredienti per 2 persone: 1-2 mele 1 – 2 tazze di riso 4 fette spesse di bacon 1/4 di cipolla 2 cucchiai di burro 2 di vino bianco una tazza di succo di mela al 100%, una tazza di acqua, un cucchiaino […]
Turismoa cura di Carmine Statti
Ingredienti per 2 persone:
1-2 mele
1 – 2 tazze di riso
4 fette spesse di bacon
1/4 di cipolla
2 cucchiai di burro
2 di vino bianco
una tazza di succo di mela al 100%, una tazza di acqua, un cucchiaino di brodo granulato – da mescolare insieme
un cucchiaino di succo di limone
sale
pepe nero
formaggio grattugiato q.b
Procedimento:
Buon Appetito, e accompagnate il piatto con un ottimo Chardonnay.
ShareRicerca di aiuti, cibo e coperte per mettere a disposizione degli animali che si trovano nelle zone colpite in queste ora dal gelo. «La situazione – denuncia la Protezione Animali – è di estrema gravità. Per questo, come abbiamo già fatto in passato, chiediamo ai […]
CronacaRicerca di aiuti, cibo e coperte per mettere a disposizione degli animali che si trovano nelle zone colpite in queste ora dal gelo.
«La situazione – denuncia la Protezione Animali – è di estrema gravità. Per questo, come abbiamo già fatto in passato, chiediamo ai Sindaci delle città nel cratere sismico di non peggiorarla con divieti ingiustificati e di aprire sin da ora le strutture di accoglienza anche agli animali dei cittadini che volessero trovarvi rifugio». «Tutti noi – prosegue l’Enpa – uomini e animali, stiamo vivendo un momento estremamente difficile. Possiamo e dobbiamo superarlo ma ciascuno deve fare la sua parte, anche e soprattutto gli enti, le autorità e le istituzioni locali, che in questi mesi non sempre si sono distinti per una gestione razionale ed efficace della crisi».
Intanto, stamani è stato disposto un rafforzamento della presenza dell’Esercito nell’area del sisma. Una misura che l’associazione ha chiesto con forza non solo per ripristinare le vie di comunicazione ma anche affinché il Genio militare costruisca le stalle per gli animali, superando così tutti i problemi burocratici che hanno avuto solo l’effetto di far morire di freddo centinaia e centinaia di animali. Tra l’altro, proprio questa mattina, in seguito allo sciame sismico, per quasi un’ora si sono persi i contatti con quindici allevatori di Arquata, andati come tutti i giorni in zone rosse per alimentare i loro animali.
Per non aggravare l’emergenza ancora di più, e per non mettere ulteriormente a rischio l’incolumità di persone e animali, Enpa chiede che all’Esercito venga dato il compito di costruire tempestivamente le stalle.
Fonte : ENPA
Foto : Total Post
Share di Giuseppe Traversa Quando ho incontrato Paolo veramente per caso, non sapevo a cosa stavo andando incontro accettando di leggere “Bianco Sangue assenze e presenze materne” ma qualcosa mi diceva che anche questo libro voleva dirmi qualcosa. Chi è’ Paolo Cilfone, barese,giornalista pubblicista,scrittore,regista teatrale […]
Libridi Giuseppe TraversaQuando ho incontrato Paolo veramente per caso, non sapevo a cosa stavo andando incontro accettando di leggere “Bianco Sangue assenze e presenze materne” ma qualcosa mi diceva che anche questo libro voleva dirmi qualcosa. Chi è’ Paolo Cilfone, barese,giornalista pubblicista,scrittore,regista teatrale e videomaker. Tra le sue opere ricordiamo:Frames (2012),Geometrie di solitudini (2014),Beirut-People and places (2014),Giacobbe e il suo dialogo con Dio (2015) e Babel Theos (2015).Nel 2016 quindi “Bianco Sangue” viene alla luce dopo due anni di lavoro sotto forma di scritto teatrale con un tema prettamente femminile direbbe qualcuno, che non potrebbe “sembrare non più d’attualità”
L’Aborto……
Paola cinquantenne la protagonista capisce che per far pace con il suo passato è’ chiamata da un avvenimento ben preciso che lei stessa racconta ” Capire i propri errori e piangerci sopra è’ una grazia non una conquista. Il Tempo non cancella i ricordi è’ vero! Ma il tempo è anche uno Spazio enorme per rileggere la propria vita e, per quanto possibile,ricomporre ciò che si è rotto. Nulla tornerà come prima. Ma dalle macerie può nascere una nuova vita. L’aborto non sarà l’ultima parola della mia vita”.
Il Dialogo di Paola e lo Specchio diventa l’incontro con l’altro da se dopo 30 da quel giorno in ospedale,il ricordo dell’aborto è’ ancora vivo lucido …..Paola ha 50 anni ….lo Specchio a riva a dire “Quale dolore ? Non hai ucciso nessuno ” Paola ……Cosa vuoi farmi capire che l’aborto è un omicidio? ….l’aborto è ancora oggi la conclusione drammatica con me stessa …..Gli Slip di quel giorno sono ancora qui con me: il sangue non è svanito. Oggi è bianco sangue.
Ma il tempo può donare delle sorprese …Paola ” …. Ho confessato il mio aborto ….. Roberto c’è la fatta mi ha perdonato….Specchio ” Chi sei tu ? ….. Paola ” La mia libertà un nome: pentimento …….
Ma il Dialogo che non t’aspetti e’ con L’Angelo ….Paola ” So chi sei tu ” Angelo ” Io ti appartengo. Sono tua” ……… Paola ” Che nome avrai Angelo ? Nel divenire della vita ti chiamerò Figlia”
Un libro che non va letto tutto d’un fiato, ma meditato …che emoziona sino alle lacrime per i più sensibili.
La sfida è capire che la vita è prima di ogni pensiero, prima di ogni azione.
Sharedi Daniela Rubino “Recchiatelle/Ricchielle con le cime di rapa” è un primo piatto tipico pugliese, a base di verdure e pesce, ed è la terza ricetta inserita in una RUBRICA DI RICETTE TRADIZIONALI TARANTINE creata dal Gruppo Fb di Taranto “Foto Taranto com’era”, che offre […]
Turismodi Daniela Rubino
“Recchiatelle/Ricchielle con le cime di rapa” è un primo piatto tipico pugliese, a base di verdure e pesce, ed è la terza ricetta inserita in una RUBRICA DI RICETTE TRADIZIONALI TARANTINE creata dal Gruppo Fb di Taranto “Foto Taranto com’era”, che offre una ricetta tipica tarantina ogni martedì.
Orecchiette, recchiatelle, ricchielle o “chiancarelle” (che hanno una forma più schiacciata ed una grandezza maggiore) dette anche “strascenète” per la loro forma simile alle lastre della copertura dei trulli, le chianche , dette “straccjòdde” o anche “straccje”, da cui deriva il nome. Tra i vicoli di Bari Vecchia, questa pasta tipica pugliese, viene preparata in mezzo ai vicoli e lasciata seccare al sole.
Per questa ricetta vengono utilizzati prodotti BIO e a Chilometro Zero. Le cime di rapa non sono mancate sulle tavole dei tarantini, nonostante la eccezionale ondata di maltempo abbia colpito l’intera regione mettendo in ginocchio tutto il mondo agricolo pugliese.Le acciughe abbondano nel Mar Mediterraneo nel periodo maggio-luglio quando freschissime vengono conservate sotto sale in arbanelle di vetro oppure nella “capasedda” di Grottaglie (vaso cilindrico di argilla) fino a due anni. Le recchietelle possono essere preparate in casa con farina di semola di grano duro rimacinata D.O.P. di Altamura.
Impasto e preparazione per le “Recchiatelle all’uovo, fatte in casa”: 500 g di semola di grano duro; 5 uova intere; un pochino d’olio; un pizzico di sale. (Una variante non prevede le uova, che sono sostituite con 105 ml di acqua calda che viene versata a poco a poco man mano che si lavora la farina, amalgamando il composto). Lavorare l’impasto e farlo riposare per circa mezz’ora. Mettere l’impasto sul tavolo leggermente infarinato, tagliarne dei bastoncini e da questi ricavarne pallottoline e formare col pollice infarinato delle piccole conchigliette. Lasciarle seccare su un panno leggermente spruzzato di farina.
Ingredienti “Recchiatelle con le cime di rapa”
500 gr. di orecchiette
1,5 kg di cime di rapa fresche
1 spicchio di aglio
sale q.b.
peperoncino
100 gr di acciughe salate
olio extravergine d’oliva
pangrattato
Mondare e lavare accuratamente le cime di rapa eliminando le foglie e le parti più dure, tenendo soltanto le cimette e le foglie più piccole e tenere.
Riempire di acqua una pentola molto ampia, in grado di contenere anche le pasta e le cime di rapa: portare a bollore l’acqua, salare e metter prima le orecchiette per 1 o 2 minuti ed aggiungere le cime di rapa per cuocerle assieme.
La peculiarità dell’orecchietta è quella di avere una superficie rugosa in modo da poter trattenere i condimenti, in questo caso le cime di rapa e le acciughe. Nel frattempo preparare il soffritto, ponendo sul fuoco una padella ampia (che dovrà poi contenere anche le orecchiette e rape), versare un filo (o giro) di olio e aggiungere una foglia di alloro uno spicchio di aglio, che, appena imbiondito sarà tolto. Aggiungere il pan grattato, rosolarlo e versare sopra aggiungere le acciughe salate ben pulite ed il peperoncino.
Appena la cottura delle recchiatelle con le cime di rapa sarà terminata, scolare con l’aiuto di una schiumarola e versare direttamente nel soffritto, avendo cura di conservare un po’ acqua di cottura che può essere aggiunta qualora la pasta dovesse sembrare un po’ asciutta.
Servire a tavola!
Opzioni moderne alla Ricetta di una volta:
cuocere separatamente cime di rapa e orecchiette
cipolla al posto dell’aglio
mollica di pane soffritta
Le cime di rapa sono ottime anche lessate, senza pasta e condite con una spruzzata di limone fresco proveniente dai limoneti pugliesi!
Tra i vari commenti all’interno della rubrica, vi sono accenni alla prossima ricetta, in concomitanza con il Carnevale. Lucia Petrosillo e Mimmo Modarelli del blog di ricette GialloZafferano suggeriscono “Calzoni” con la ricotta”
ShareLa terra ha ripreso a tremare nel centro Italia, zona già segnata dall’ondata di maltempo, tre le scosse di magnituto superiore a 5.5, non si contano né vittime e né feriti a parte alcuni crolli. Epicentro ancora la zona di Amatrice, dove le strade sono quasi tutte […]
CronacaLa terra ha ripreso a tremare nel centro Italia, zona già segnata dall’ondata di maltempo, tre le scosse di magnituto superiore a 5.5, non si contano né vittime e né feriti a parte alcuni crolli. Epicentro ancora la zona di Amatrice, dove le strade sono quasi tutte impraticabili, crollato anche il campanile e alcuni muri della parte posteriore della chiesa di sant ‘agostino. La vera emergenza, secondo i sindaci , rimane il maltempo, molte frazioni sono isolate. La scossa si è avvertita distintamente anche a Roma , dove in via precauzionale, sono state chiuse alcune scuole, musei e tratti della metropolitana. Nelle Marche, invece è stato segnalato il rischio valanga. In Abruzzo la situazione meteo è la stessa , aggravata dalla mancanza di corrente in alcune zone già da giorni. A Pescara il corso d’acqua che attraversa la città ha già allagato numerosi quartieri, il ministro Gentiloni ha chiesto di rafforzare l’intervento dell’esercito in queste zone.
Sharedi Giovanni D’Agata I nomi sono noti quasi a tutti: Bill Gates, Amancio Ortega, Warren Buffett, Carlos Slim, Jeff Bezos, Mark Zuckerberg, Larry Ellison, e Michael Bloomberg. 8 persone possiedono la stessa ricchezza dei 3.6 miliardi di persone più povere del mondo1 persona su 10 […]
Attualitàdi Giovanni D’Agata
I nomi sono noti quasi a tutti: Bill Gates, Amancio Ortega, Warren Buffett, Carlos Slim, Jeff Bezos, Mark Zuckerberg, Larry Ellison, e Michael Bloomberg. 8 persone possiedono la stessa ricchezza dei 3.6 miliardi di persone più povere del mondo1 persona su 10 vive con meno di 2 dollari al giorno10 multinazionali hanno generato profitti superiori a 180 paesi nel mondo3 dollari è l’aumento del reddito medio annuale negli ultimi 20 anni del 10% più povero della popolazione mondiale. Il patrimonio di queste otto persone alla fine dl 2016 ammontava alla cifra astronomica di 426 miliardi di dollari. Gli otto uomini più ricchi del mondo possiedono tanto quanto la metà più povera della popolazione mondiale. A dirlo uno studio dell’ONG britannica Oxfam. Anche in Italia la ricchezza non è distribuita in modo equilibrato: un pugno di “paperoni” si ritaglia infatti gran parte della fetta del patrimonio. Dalla parte opposta dello spettro, 3,6 miliardi di persone dovevano spartirsi 409 miliardi di dollari (in media poco più di 113 dollari a persona). Sono tutte cifre che emergono dal nuovo studio Oxfam, “Un’economia per il 99%”, realizzato sulla base delle stime dell’istituto di credito elvetico Credit Suisse e dall’elenco dei milionari stilato dalla rivista Forbes. In Italia il 20% della popolazione più ricca detiene quasi il 70% della ricchezza del paese. Il 60% della popolazione meno fortunata possiede poco più del 13% della ricchezza. Detto anche in altri termini, la ricchezza dell’1% più ricco degli italiani supera di 30 volte la ricchezza del terzo più povero degli italiani. E chi sono questi super ricchi italiani? Tutte persone più o meno conosciute, della moda, dell’alimentazione e della farmaceutica. Seguono nella classifica i patrimoni della grandi famiglie, come i Benetton: i 4 fratelli vantano un patrimonio superiore agli 11 miliardi di dollari. Oppure i Barilla (8 miliardi). La ricchezza di pochi sta dunque crescendo a dismisura. Nel giro di 25 anni potremmo avere il primo “trilionario”, ovvero una persona che potrà disporre di un patrimonio personale di mille miliardi di dollari. E tutto questo quando una persona su 9 soffre ancora la fame. Una persona su 10 vive con meno di 2 dollari al giorno… Non solo: 7 cittadini su 10 vivono in un paese in cui la disuguaglianza è sensibilmente aumentata negli ultimi 30 anni. Sempre secondo Oxfam, le cause di questa ingiustizia sociale sono da cercare, tra l’altro, nella massimizzazione dei profitti a favore degli azionisti, la compressione verso il basso dei salari dei lavoratori e l’elusione del fisco. La disuguaglianza economica non è più un fenomeno circoscritto ad alcune aree geografiche, commenta Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, ma si è globalizzata: dal Ghana alla Germania, dal Sud Africa all’Italia, nessun governo può dichiararsi escluso. In Sud Africa c’è più diseguaglianza sociale ed economica oggi che ai tempi dell’apartheid, ma la forbice si sta allargando ovunque, dalla Gran Bretagna all’Italia. Povertà e disuguaglianza non sono figlie del destino, ma il risultato di consapevoli scelte politiche ed economiche. Le regole elementari di giustizia sociale vorrebbero che a dare di più siano quelli che più hanno. Non è così.
ShareLa 1^ Sfilata del Carnevale di Putignano 2017 sarà Domenica 12 Febbraio 2017 alle ore 15.30, leggete le informazioni utili sul sito www.carnevalediputignano.it
Eventi Notizie flashLa 1^ Sfilata del Carnevale di Putignano 2017 sarà Domenica 12 Febbraio 2017 alle ore 15.30, leggete le informazioni utili sul sito www.carnevalediputignano.it
Sharedi Iurlaro Maria Pia E’ in vendita in tutte le librerie digitali (tra le più importanti Amazon, Rizzoli, Hoepli, e negli store di Google e Apple…) e direttamente sul sito dedicato: https://mybook.is/it/francesco-di-bello/teatro-e-dintorni-opere-teatrali, il nuovo libro di Francesco Di Bello “Teatro e dintorni – Opere teatrali” […]
Libri Teatrodi Iurlaro Maria Pia
E’ in vendita in tutte le librerie digitali (tra le più importanti Amazon, Rizzoli, Hoepli, e negli store di Google e Apple…) e direttamente sul sito dedicato: https://mybook.is/it/francesco-di-bello/teatro-e-dintorni-opere-teatrali, il nuovo libro di Francesco Di Bello “Teatro e dintorni – Opere teatrali” che sarà presto disponibile anche in forma cartacea.
Per chi scrive costantemente nel corso della vita, arriva sempre il momento di pubblicare qualcosa. In questa prima recentissima pubblicazione, l’autore Francesco Di Bello, ha inserito tre lavori teatrali distanti tra loro per metodo e composizione. Nel libro sono presenti “una commedia comica di stampo sud-popolare e due tragedie. La disorganicità dell’ opera, che potrebbe rivelarsi al primo acchito – si legge nell’introduzione del libro – è dovuta al fatto che il presente tomo vuole essere una specie di antologia trasversale di alcuni lavori teatrali scritti nel corso degli anni dallo stesso autore. Dalla leggerezza critica della commedia “Così è se vi piace, ma anche se non vi piace”, si passa alla tragedia storica in tre atti, “Catilina” che ripercorre gli eventi degli ultimi giorni del tribuno romano, prima della sua morte sul campo di battaglia. Questa è una tragedia che risente fortemente della tradizione classica greca, infatti l’aggiunta del Coro delle vestali, che appaiono sulla scena nei momenti cruciali per narrare eventi e stati d’animo, è decisamente di stampo euripideo. Il terzo lavoro, invece, “L’ultimo atto di Giordano Bruno”, breve tragedia in atto unico, che descrive in termini tragico-parossistici le ultime ore dell’eretico nolano, trae la sua linfa rappresentativa da una forma di teatro sperimentale e moderno del quale è stato massima espressione artistica Carmelo Bene.” Il teatro visto come capacità di astrazione da se stessi nel momento catartico, “l’attore che si libera di ogni orpello scolastico, pre-scolastico, colui che fa a pezzi ogni credo e ogni imposizione, è il Dioniso delle Baccanti di Euripide che impone alla popolazione di Tebe, con ogni sortilegio, con ogni mezzo, di credere in ciò che lui vuole in quel momento.” Nel contempo, in questo “delirio dell’astrazione” che diventa il momento teatrale, il pubblico deve essere catturato in modo intimo, deve essere coinvolto emotivamente nell’evento narrato. “Dal riso al pianto è un istante che può sembrare un secolo – si legge ancora nell’introduzione dell’opera – da una carezza ad una pugnalata passa giusto il barlume di un faro che si spegne, la finzione ci insegna la realtà, ci istruisce sugli stati d’animo che non sapevamo di poter provare, sui brividi che la paura può causare. La catarsi dionisiaca del vino che stordisce, confonde, ci preclude una via di fuga da noi stessi. Siamo emotivamente nudi al nostro stesso cospetto, provando emozioni che non sapevamo di avere, cresce la nostra esperienza nell’apprendimento dei sentimenti, il tutto ci completa, ci ammalia, ci droga. Seppur immersi in una “finzione”, impattiamo emotivamente contro la nostra disgregazione interiore, emotiva, ci rincorriamo sfuggendoci, non ci riconosciamo più, siamo in un “altrove” di noi stessi, siamo nel Teatro.” Nel complesso questo volume è sostanzialmente un sunto delle diverse possibilità che il teatro può offrire, nel suo elargirsi al pubblico, nel non essere mai uguale a se stesso e sopratutto nel suo essere “intimo” in senso soggettivo.
Blog dell’autore : http://antrodellascrittura.altervista.org
Sharedi Fedele Eugenio Boffoli Giorgio Celiberti, pittore, scultore, nato a Udine nel 1929, dove vive e opera, è uno dei maggiori artisti storicizzati, viventi, del panorama internazionale e italiano; dalla sua partecipazione alla Biennale di Venezia del 1948 più non si contano le esposizioni e le […]
Culturadi Fedele Eugenio Boffoli
Giorgio Celiberti, pittore, scultore, nato a Udine nel 1929, dove vive e opera, è uno dei maggiori artisti storicizzati, viventi, del panorama internazionale e italiano; dalla sua partecipazione alla Biennale di Venezia del 1948 più non si contano le esposizioni e le opere da lui realizzate; una vita dedicata all’Arte, è ancora presente in lei la voglia di creare?
Io dico sempre che sono uomo molto fortunato… Proprio ieri sera ho scritto un biglietto: “spero di morire molto prima di finire di lavorare”; perché proprio una delle mie grandi fortune, a parte che ho una buona salute ancora, è quella che ho tanto desiderio di lavorare, ho tante idee che vorrei sviluppare, mi mancano ore… Mi manca sempre tempo, e allora questo mi conforta e vedo quanto sono fortunato rispetto a molte persone che mi stanno vicino…
La creazione dell’opera è la parte terminale di un vero e proprio processo alchemico e realizzativo, come vive, personalmente, questa esperienza, di cui non si sa mai abbastanza?
Cioè di come nascono i quadri? Anche questo è un miracolo, perché quadri, sculture… l’ho detto un po’ nella prima risposta… che sono molto fortunato di avere questo grande desiderio di fare… e faccio; in questi ultimi giorni ho fatto dei lavori nel ricordo di Terezin (n. di r. – luogo di concentramento, nazista, per giovani prigionieri, artisti, ecc. nell’attuale Repubblica Ceca)… una lunga serie di grafiche, e prima dell’una e mezza – due, del mattino, non mi sono mai coricato e queste mi hanno preso e saranno esposte, ad una mostra che si inaugurerà il giorno 26, di questo mese, presso il Museo della Comunità Ebraica, di Trieste.
Nella Società contemporanea, caratterizzata da massificazione e omologazione dilaganti, quale ritiene essere, ancora oggi, il ruolo dell’Arte?
Il ruolo dell’Arte? Il ruolo dell’Arte è quello che è sempre stato, per chi la fa è una cosa che viene da lontano e che ci coinvolge, almeno a me capita così, mi coinvolge, fin da bambino, io ricordo che quand’ero bambino facevo delle cose che assomigliano molto molto a quelle che ho fatto venti trent’anni fa, vale a dire le finestre, io con un piccolo scalpello, con un martello, facevo dei buchi nel muro che avevo sei – sette anni, mia madre mi aveva regalato una stanza dove io potevo fare quel che volevo, facevo dei piccoli buchi e poi in questi buchi mettevo dei piccoli legni fossili, che trovavo, dei pezzetti di ceramica colorata e poi questi li racchiudevo con un vetro, e il vetro era fermato dallo stucco che grattavo dalle finestre della stanza e questo è talmente vicino alle cose che ho fatto per Terezin, vale a dire questa sovrapposizione di pensieri, questo modo di vedere le cose proprio in una maniera fisica… Con la stessa intensità, con lo stesso amore, con la stessa grande gioia, con lo stesso stupore, di quando ero bambino.
Sappiamo che ha molto a cuore la formazione e l’educazione, artistica, di bambini e giovanissimi, da cosa nasce questa sua, particolare, sensibilità?
Non c’è una cosa più bella al mondo, io non so vedere una cosa più bella… Mah l’educazione… è più quello che prendo io da loro che quello che do io a loro nel vedere questi bambini… Io preparo per loro una stanza molto grande, che ho sopra, e gli metto tanti fogli, dei mucchi di matite, di tutti i tipi, colorate… e li lascio liberi e certamente ci sono dei momenti che io sono in estasi a vedere queste manine, queste cose, questi sospiri, questo consultarsi, questo rapirsi le idee e le cose; è meraviglioso, aspetto, con dolcezza, questi momenti.
Quali i suoi prossimi impegni espositivi?
In questo momento è in atto una mostra al castello di Lugo di Romagna, lì sono stato accolto con una dolcezza, con un affetto commovente, era tanto tempo che non ricevevo delle cose così vere, così autentiche, così in presa diretta; poi ho fatto una mostra a Napoli, dove sono stato ospite graditissimo, dove si son fatti proprio in quattro per vedermi felice… Però non è stata la stessa cosa, nonostante sia stata una cosa molto bella; poi io sono molto legato al Sud, anche perché mio padre era di Gioia del Colle (Bari). Sono molto legato a questo e quando sento che i meridionali non hanno voglia di lavorare mi ribello; ho avuto un papà… e non so vedere un uomo che abbia lavorato più di mio padre, ho avuto questo esempio e io sono come lui, lavoro tutti i giorni dell’anno, sono trecentosessantacinque giorni, all’anno, che sono qui e lavoro tutti i giorni, e adesso ho fatto anche questo ulteriore sforzo, lavorando dopo cena, perché dopo cena c’è un silenzio assoluto, non ci sono telefoni, non ci sono visite e di conseguenza mi è sembrato di creare uno spazio più grande per la mia mostra “Le finestre dell’anima”, per la Giornata della Memoria”, che sarà inaugurata, con l’intervento di Tullia Catalan e Massimo Recalcati, presso il Museo della Comunità Ebraica, di Trieste, come dicevo, il 26 Gennaio prossimo, alle 17.30.
ShareDi Riccardo Guglielmi Aumenta il rischio con l’età. Specialisti a congresso per cure migliori e meno complicanze Bari – Il 20 e 21 gennaio, presso il Centro Congressi Nicolaus, via Cardinale Ciasca 27, alle ore 14.30 avrà inizio il 5° workshop di formazione teorico pratica […]
SaluteDi Riccardo Guglielmi
Aumenta il rischio con l’età. Specialisti a congresso per cure migliori e meno complicanze
Bari – Il 20 e 21 gennaio, presso il Centro Congressi Nicolaus, via Cardinale Ciasca 27, alle ore 14.30 avrà inizio il 5° workshop di formazione teorico pratica multidisciplinare sulla malattia ipertensiva. L’evento “Ipertensione & comorbilità” vedrà riuniti medici di medicina generale e specialisti, ospedalieri e universitari, che discuteranno sulle nuove proposte per la gestione e il trattamento dell’ipertensione arteriosa associata a patologie internistiche, metaboliche e croniche degenerative.
L’ipertensione arteriosa (IA), principale fattore di rischio cardio cerebrovascolare, è associata a elevati tassi di mortalità e disabilità. Aumenta con l’età, il 60% degli over 65 è iperteso; negli ultraottantenni la prevalenza è del 70%. Particolare interesse nella gestione di tale patologia è rivolto alle Cure primarie e ai percorsi integrati multidisciplinari. Presidente dell’evento è il dott. Vito Vulpis, responsabile dell’Unità operativa ipertensione arteriosa del Policlinico di Bari, da decenni impegnato nella ricerca e nel trattamento della malattia ipertensiva. Il Comitato scientifico è composto da Vincenzo Contursi, responsabile nazionale della Società per le cure primarie, Immacolata Panettieri dell’Università di Foggia, Carlo Sabbà dell’Università di Bari. Venerdì 20 il pomeriggio sarà interamente dedicato all’associazione dell’ IA con cardiopatie e malattie metaboliche. Tra i docenti si segnala la partecipazione di Loreto Gesualdo, Stefano Favale, Marco Ciccone, Carlo D’Agostino, Pasquale Caldarola, Paolo Colonna, Giorgina Specchia, Claudio Borghi, Angelo Vacca e Edoardo Guastamacchia.
Sabato 21 inizio dei lavori alle ore 8.45 e mattinata dedicata all’associazione IA patologie cerebrovascolari e infiammatorie croniche. Sono previste relazioni di Franco Perticone dell’Università di Catanzaro e Maria Pia Foschino dell’Università di Foggia. I lavori del congresso termineranno alle ore 14 dopo la tavola rotonda, moderata da Daniele Amoruso, sul rapporto IA e Medicina d’iniziativa e di prossimità. Tra i partecipanti il presidente dell’ordine dei medici di Bari, Filippo Anelli, il direttore generale dell’AOU Policlinico di Bari, Vitangelo Dattoli e Vito Montanaro, direttore generale della ASL BA.
Il workshop, che si avvale del patrocinio delle più importanti società scientifiche italiane, è aperto a medici, fisioterapisti, infermieri e dietisti. Ai partecipanti saranno rilasciati i crediti formativi.
Presidenti onorari Gianfranco Parati e Augusto Zaninelli; segreteria organizzativa e provider c.labmeeting