Magnesio e Vitamina D3, compagni di vita

Di Enrico Cembran

𝙇𝙚 𝙫𝙞𝙩𝙖𝙢𝙞𝙣𝙚 𝙚 𝙞 𝙢𝙞𝙣𝙚𝙧𝙖𝙡𝙞 𝙚𝙨𝙨𝙚𝙣𝙯𝙞𝙖𝙡𝙞 𝙖𝙜𝙞𝙨𝙘𝙤𝙣𝙤 𝙞𝙣 𝙨𝙞𝙣𝙚𝙧𝙜𝙞𝙚 𝙙𝙞 𝙩𝙞𝙥𝙤 𝙘𝙤𝙢𝙥𝙡𝙚𝙨𝙨𝙤, 𝙘𝙤𝙣 𝙡𝙤 𝙨𝙘𝙤𝙥𝙤 𝙙𝙞 𝙛𝙤𝙧𝙣𝙞𝙧𝙚 𝙖𝙡𝙡’𝙤𝙧𝙜𝙖𝙣𝙞𝙨𝙢𝙤 𝙞𝙡 𝙜𝙞𝙪𝙨𝙩𝙤 𝙚 𝙣𝙖𝙩𝙪𝙧𝙖𝙡𝙚 𝙨𝙩𝙖𝙩𝙤 𝙙𝙞 𝙨𝙖𝙡𝙪𝙩𝙚.

Fra questi, 𝙈𝙖𝙜𝙣𝙚𝙨𝙞𝙤 e 𝙫𝙞𝙩𝙖𝙢𝙞𝙣𝙖 𝘿, nutrienti indispensabili per un pieno benessere, sono fra i micronutrienti a maggior rischio di carenza.

Oltre il 50% della popolazione mondiale, a seguito di un serio screeening dei valori ematici, risulterebbe in deficit di #𝕧𝕚𝕥𝕒𝕞𝕚𝕟𝕒𝔻𝟛 a causa della scarsa esposizione ai raggi solari. Questa, a sua volta deriva dalla ridotta possibilità di vita all’aperto, soprattutto nei mesi autunnali e invernali ed alla scarsa assunzione di alimenti di provenienza vegetale e frutticola.

Inoltre, la cronica sofferenza delle pareti intestinali, indotta dall’alimentazione di tipo industriale e raffinato, determina cospicue alterazioni dell’assorbimento dei #micronutrienti di origine alimentare e/o microbiotica.

Il 𝕄𝕒𝕘𝕟𝕖𝕤𝕚𝕠 è un cofattore attivante di circa 300 reazioni biochimiche, la 𝕧𝕚𝕥𝕒𝕞𝕚𝕟𝕒 𝔻𝟛 considerata erroneamente utile solo per il Tessuto Osseo, in realtà svolge un’importantissima azione di modulazione e rafforzamento del Sistema Immunitario.

𝙊𝙜𝙣𝙞 𝙘𝙚𝙡𝙡𝙪𝙡𝙖 𝙥𝙧𝙚𝙨𝙚𝙣𝙩𝙖 𝙨𝙪𝙡𝙡𝙖 𝙨𝙪𝙖 𝙢𝙚𝙢𝙗𝙧𝙖𝙣𝙖 𝙧𝙚𝙘𝙚𝙩𝙩𝙤𝙧𝙞 𝙨𝙥𝙚𝙘𝙞𝙛𝙞𝙘𝙞 𝙥𝙚𝙧 𝙡𝙖 𝙫𝙞𝙩𝙖𝙢𝙞𝙣𝙖 𝘿𝟯, 𝙚𝙙 𝙖𝙩𝙩𝙧𝙖𝙫𝙚𝙧𝙨𝙤 𝙦𝙪𝙚𝙨𝙩𝙞 𝙡𝙚𝙜𝙖𝙢𝙞 𝙨𝙞 𝙥𝙪𝙤̀ 𝙖𝙩𝙩𝙞𝙫𝙖𝙧𝙚 𝙤 𝙙𝙞𝙨𝙖𝙩𝙩𝙞𝙫𝙖𝙧𝙚 𝙡𝙖 𝙛𝙪𝙣𝙯𝙞𝙤𝙣𝙚 𝙙𝙞 𝙘𝙞𝙧𝙘𝙖 𝟮.𝟬𝟬𝟬 𝙜𝙚𝙣𝙞 𝙖𝙡𝙡’𝙞𝙣𝙩𝙚𝙧𝙣𝙤 𝙙𝙚𝙡𝙡𝙖 𝙘𝙚𝙡𝙡𝙪𝙡𝙖.

Tutto ciò rende la vitamina D3, se non altro nella funzione, più un ormone che una “semplice” vitamina.

𝙉𝙚𝙡𝙡’𝙖𝙩𝙩𝙪𝙖𝙡𝙚 𝙥𝙖𝙣𝙙𝙚𝙢𝙞𝙖, 𝙞 𝙢𝙖𝙡𝙖𝙩𝙞 𝙙𝙞 𝘾𝙤𝙫𝙞𝙙-𝟭𝟵 𝙘𝙤𝙣 𝙥𝙚𝙜𝙜𝙞𝙤𝙧𝙞 𝙨𝙞𝙣𝙩𝙤𝙢𝙞 𝙚𝙙 𝙖𝙣𝙙𝙖𝙢𝙚𝙣𝙩𝙞 𝙞𝙣𝙛𝙖𝙪𝙨𝙩𝙞 𝙙𝙚𝙡𝙡𝙖 𝙧𝙚𝙡𝙖𝙩𝙞𝙫𝙖 𝙨𝙞𝙣𝙙𝙧𝙤𝙢𝙚, 𝙨𝙞 𝙨𝙤𝙣𝙤 𝙧𝙞𝙫𝙚𝙡𝙖𝙩𝙞 𝙘𝙤𝙨𝙩𝙖𝙣𝙩𝙚𝙢𝙚𝙣𝙩𝙚 𝙘𝙖𝙧𝙚𝙣𝙩𝙞 𝙙𝙞 𝙩𝙖𝙡𝙚 𝙨𝙤𝙨𝙩𝙖𝙣𝙯𝙖.

Ciò che in pochi sanno, è che Magnesio e vitamina D3 lavorano in una relazione di perfetta sinergia.

Non a caso, 𝙢𝙤𝙡𝙩𝙚 𝙥𝙖𝙩𝙤𝙡𝙤𝙜𝙞𝙚 𝙘𝙧𝙤𝙣𝙞𝙘𝙝𝙚, 𝙘𝙤𝙨𝙞̀ 𝙙𝙧𝙖𝙢𝙢𝙖𝙩𝙞𝙘𝙖𝙢𝙚𝙣𝙩𝙚 𝙞𝙣 𝙖𝙪𝙢𝙚𝙣𝙩𝙤 𝙣𝙚𝙡𝙡’𝙚𝙥𝙤𝙘𝙖 𝙘𝙤𝙣𝙩𝙚𝙢𝙥𝙤𝙧𝙖𝙣𝙚𝙖, 𝙨𝙤𝙥𝙧𝙖𝙩𝙩𝙪𝙩𝙩𝙤 𝙣𝙚𝙞 𝙥𝙖𝙚𝙨𝙞 𝙞𝙣𝙙𝙪𝙨𝙩𝙧𝙞𝙖𝙡𝙞𝙯𝙯𝙖𝙩𝙞, 𝙚𝙫𝙞𝙙𝙚𝙣𝙯𝙞𝙖𝙣𝙤 𝙪𝙣𝙖 𝙘𝙖𝙧𝙚𝙣𝙯𝙖 𝙙𝙞 𝙖𝙡𝙢𝙚𝙣𝙤 𝙪𝙣𝙤 𝙙𝙚𝙞 𝙙𝙪𝙚 𝙢𝙞𝙘𝙧𝙤𝙣𝙪𝙩𝙧𝙞𝙚𝙣𝙩𝙞. Evidentemente, la carenza dell’uno ha effetti anche sull’altro.

Per essere precisi, 𝙡𝙖 𝙫𝙞𝙩𝙖𝙢𝙞𝙣𝙖 𝘿𝟯, 𝙣𝙚𝙘𝙚𝙨𝙨𝙞𝙩𝙚𝙧𝙚𝙗𝙗𝙚 𝙙𝙞 𝙪𝙣’𝙖𝙡𝙩𝙧𝙖 𝙨𝙤𝙨𝙩𝙖𝙣𝙯𝙖, 𝙥𝙚𝙧 𝙨𝙫𝙤𝙡𝙜𝙚𝙧𝙚 𝙘𝙤𝙧𝙧𝙚𝙩𝙩𝙖𝙢𝙚𝙣𝙩𝙚 𝙡𝙖 𝙨𝙪𝙖 𝙛𝙪𝙣𝙯𝙞𝙤𝙣𝙚, 𝙡𝙖 𝙫𝙞𝙩𝙖𝙢𝙞𝙣𝙖 𝙆𝟮 che ne facilita l’assorbimento e che a sua volta, lavora in sinergia con la vitamina A.

𝕃𝕒 𝕧𝕚𝕥𝕒𝕞𝕚𝕟𝕒 𝕂𝟚, inoltre, attraverso altri meccanismi biochimici, mobilizza il calcio dai tessuti molli e quindi, ad esempio dalle arterie, ma in generale da tutti i tessuti distrofici in quanto in via di invecchiamento o di adattamento 𝙖𝙡𝙡’𝙖𝙘𝙞𝙙𝙤𝙨𝙞 𝙨𝙞𝙨𝙩𝙚𝙢𝙞𝙘𝙖, responsabile a sua volta, dell’innalzamento del tasso di infiammazione tissutale.

𝙏𝙚𝙤𝙧𝙞𝙘𝙖𝙢𝙚𝙣𝙩𝙚, 𝙡’𝙤𝙧𝙜𝙖𝙣𝙞𝙨𝙢𝙤 𝙖𝙣𝙞𝙢𝙖𝙡𝙚, 𝙨𝙚 𝙣𝙪𝙩𝙧𝙞𝙩𝙤 𝙘𝙤𝙣 𝙖𝙡𝙞𝙢𝙚𝙣𝙩𝙞 𝙣𝙤𝙣 𝙧𝙖𝙛𝙛𝙞𝙣𝙖𝙩𝙞 𝙚 𝙨𝙤𝙥𝙧𝙖𝙩𝙩𝙪𝙩𝙩𝙤 𝙣𝙖𝙩𝙪𝙧𝙖𝙡𝙞, 𝙣𝙤𝙣 𝙖𝙣𝙙𝙧𝙚𝙗𝙗𝙚 𝙢𝙖𝙞 𝙞𝙣 𝙘𝙖𝙧𝙚𝙣𝙯𝙖 𝙙𝙞 𝙫𝙞𝙩𝙖𝙢𝙞𝙣𝙖 𝙆𝟮, 𝙚𝙨𝙨𝙚𝙣𝙙𝙤 𝙦𝙪𝙚𝙨𝙩𝙖 𝙥𝙧𝙚𝙯𝙞𝙤𝙨𝙖 𝙨𝙤𝙨𝙩𝙖𝙣𝙯𝙖, 𝙨𝙚𝙘𝙧𝙚𝙩𝙖 𝙙𝙖𝙡 𝙈𝙞𝙘𝙧𝙤𝙗𝙞𝙤𝙩𝙖 𝙞𝙣𝙩𝙚𝙨𝙩𝙞𝙣𝙖𝙡𝙚 𝙖 𝙥𝙖𝙧𝙩𝙞𝙧𝙚 𝙙𝙖𝙡𝙡𝙖 𝙫𝙞𝙩𝙖𝙢𝙞𝙣𝙖 𝙆𝟭, 𝙘𝙤𝙣𝙩𝙚𝙣𝙪𝙩𝙖 𝙚 𝙛𝙤𝙧𝙣𝙞𝙩𝙖 𝙖𝙡𝙡’𝙤𝙧𝙜𝙖𝙣𝙞𝙨𝙢𝙤 𝙙𝙖𝙞 𝙫𝙚𝙜𝙚𝙩𝙖𝙡𝙞 𝙖 𝙛𝙤𝙜𝙡𝙞𝙖 𝙫𝙚𝙧𝙙𝙚 𝙙𝙞 𝙤𝙧𝙞𝙜𝙞𝙣𝙚 𝙖𝙡𝙞𝙢𝙚𝙣𝙩𝙖𝙧𝙚.

Evidente quindi il ruolo della 𝕕𝕚𝕤𝕓𝕚𝕠𝕤𝕚 𝕚𝕟𝕥𝕖𝕤𝕥𝕚𝕟𝕒𝕝𝕖, nella frequentissima carenza di questo prezioso micronutriente, rappresentante da solo, la migliore forma di prevenzione della calcificazione dei tessuti e dei vasi sanguigni tipica dell’aterosclerosi.

Altrettanto evidente il ruolo di questo fondamentale micronutriente, nella regolazione del contenuto di calcio fisiologicamente presente nelle ossa e denti, costretti a cedere quello fisiologicamente immagazzinato nei loro tessuti, a seguito delle aumentate richieste, in caso di carente disponibilità.

Dunque, la carenza di Magnesio impedisce il corretto assorbimento della vitamina D3, oltre a renderla, quando correttamente assimilata, biodisponibile.

𝘿𝙖 𝙦𝙪𝙖𝙣𝙩𝙤 𝙨𝙤𝙥𝙧𝙖 𝙚𝙨𝙥𝙤𝙨𝙩𝙤 𝙚𝙢𝙚𝙧𝙜𝙚 𝙡’𝙞𝙢𝙥𝙤𝙧𝙩𝙖𝙣𝙯𝙖 𝙙𝙚𝙡𝙡𝙖 𝙫𝙞𝙩𝙖𝙢𝙞𝙣𝙖 𝘿𝟯 𝙣𝙚𝙡 𝙢𝙚𝙩𝙖𝙗𝙤𝙡𝙞𝙨𝙢𝙤 𝙤𝙨𝙨𝙚𝙤, 𝙙𝙚𝙣𝙩𝙖𝙧𝙞𝙤, 𝙣𝙚𝙡𝙡𝙖 𝙨𝙖𝙡𝙪𝙩𝙚 𝙙𝙚𝙡 𝙩𝙚𝙨𝙨𝙪𝙩𝙤 𝙫𝙖𝙨𝙘𝙤𝙡𝙖𝙧𝙚 𝙚 𝙘𝙖𝙧𝙙𝙞𝙖𝙘𝙤, 𝙣𝙚𝙡 𝙘𝙤𝙣𝙩𝙧𝙤𝙡𝙡𝙤 𝙙𝙚𝙡𝙡𝙖 𝙥𝙧𝙚𝙨𝙨𝙞𝙤𝙣𝙚 𝙘𝙞𝙧𝙘𝙤𝙡𝙖𝙩𝙤𝙧𝙞𝙖, 𝙣𝙚𝙡𝙡𝙖 𝙧𝙞𝙨𝙥𝙤𝙨𝙩𝙖 𝙞𝙢𝙢𝙪𝙣𝙞𝙩𝙖𝙧𝙞𝙖.

𝘾𝙞𝙤̀ 𝙘𝙝𝙚 𝙞𝙣 𝙥𝙤𝙘𝙝𝙞 𝙨𝙖𝙣𝙣𝙤, 𝙚̀ 𝙘𝙝𝙚 𝙚𝙨𝙨𝙖 𝙞𝙣𝙩𝙚𝙧𝙫𝙞𝙚𝙣𝙚 𝙖𝙣𝙘𝙝𝙚 𝙣𝙚𝙡𝙡𝙖 𝙧𝙚𝙜𝙤𝙡𝙖𝙯𝙞𝙤𝙣𝙚 𝙙𝙚𝙡𝙡𝙖 𝙥𝙧𝙤𝙙𝙪𝙯𝙞𝙤𝙣𝙚 𝙙𝙞 𝙞𝙣𝙨𝙪𝙡𝙞𝙣𝙖, 𝙙𝙚𝙡𝙡𝙖 𝙘𝙤𝙧𝙧𝙚𝙩𝙩𝙖 𝙛𝙪𝙣𝙯𝙞𝙤𝙣𝙚 𝙙𝙚𝙡 𝙏𝙚𝙨𝙨𝙪𝙩𝙤 𝙉𝙚𝙧𝙫𝙤𝙨𝙤 𝙚𝙙 𝙖𝙩𝙩𝙧𝙖𝙫𝙚𝙧𝙨𝙤 𝙦𝙪𝙚𝙨𝙩𝙖, 𝙙𝙚𝙡𝙡’𝙪𝙢𝙤𝙧𝙚.

𝕀𝕝 #𝕄𝕒𝕘𝕟𝕖𝕤𝕚𝕠, fra minerali più presenti nell’organismo, non dovrebbe, teoricamente mai essere carente. Tuttavia, il sistema di agricoltura intensiva ed industriale, ne rende di fatto molto scarsa la presenza negli alimenti agricoli e frutticoli che di fatto, sono praticamente, le sue uniche fonti di approvvigionamento.

Anch’esso promuove la salute del cuore e dei vasi sanguigni, regola il tono di tutti muscoli, fra cui quelli delle pareti arteriose, con ciò intervenendo nella regolazione della pressione circolatoria, della contrattilità delle pareti dei visceri, con ciò, ottimizzando la defecazione, riducendo, in associazione con il Potassio, i sintomi della Sindrome Mestruale e ottimizzando le contrazioni del parto.

𝙄𝙣𝙩𝙚𝙧𝙫𝙞𝙚𝙣𝙚 𝙣𝙚𝙡𝙡𝙖 𝙧𝙚𝙜𝙤𝙡𝙖𝙯𝙞𝙤𝙣𝙚 𝙙𝙚𝙡𝙡𝙖 𝙜𝙡𝙞𝙘𝙚𝙢𝙞𝙖 𝙚 𝙙𝙚𝙡 𝙢𝙚𝙩𝙖𝙗𝙤𝙡𝙞𝙨𝙢𝙤 𝙙𝙚𝙡𝙡’𝙞𝙣𝙨𝙪𝙡𝙞𝙣𝙖, 𝙣𝙚𝙡𝙡𝙖 𝙨𝙖𝙡𝙪𝙩𝙚 𝙙𝙚𝙡𝙡𝙚 𝙤𝙨𝙨𝙖 𝙚 𝙣𝙖𝙩𝙪𝙧𝙖𝙡𝙢𝙚𝙣𝙩𝙚 𝙙𝙚𝙞 𝙙𝙚𝙣𝙩𝙞.

Agisce anche nel mantenimento della salute del tessuto nervoso, con ciò, prevenendo alcuni tipi di emicrania e migliorando la qualità del sonno.

Infine, interviene nel metabolismo muscolare, alleviando i crampi, in associazione con il Potassio e la 𝕊𝕚𝕟𝕕𝕣𝕠𝕞𝕖 𝕕𝕒 𝕊𝕥𝕒𝕟𝕔𝕙𝕖𝕫𝕫𝕒 ℂ𝕣𝕠𝕟𝕚𝕔𝕒.

𝘿𝙖 𝙦𝙪𝙖𝙣𝙩𝙤 𝙨𝙤𝙥𝙧𝙖 𝙚𝙨𝙥𝙤𝙨𝙩𝙤, 𝙚𝙢𝙚𝙧𝙜𝙚 𝙡𝙖 𝙣𝙚𝙘𝙚𝙨𝙨𝙞𝙩𝙖̀ 𝙙𝙞:

𝙍𝙞𝙙𝙪𝙧𝙧𝙚 𝙖𝙡 𝙢𝙖𝙨𝙨𝙞𝙢𝙤 𝙡’𝙖𝙨𝙨𝙪𝙣𝙯𝙞𝙤𝙣𝙚 𝙙𝙞 𝙘𝙞𝙗𝙞 𝙙𝙞 𝙥𝙧𝙤𝙫𝙚𝙣𝙞𝙚𝙣𝙯𝙖 𝙞𝙣𝙙𝙪𝙨𝙩𝙧𝙞𝙖𝙡𝙚 𝙚𝙙 𝙞𝙣 𝙤𝙜𝙣𝙞 𝙘𝙖𝙨𝙤, 𝙧𝙖𝙛𝙛𝙞𝙣𝙖𝙩𝙞

𝙈𝙖𝙣𝙜𝙞𝙖𝙧𝙚 𝙛𝙧𝙪𝙩𝙩𝙖 𝙚 𝙫𝙚𝙧𝙙𝙪𝙧𝙖 𝙘𝙤𝙨𝙩𝙖𝙣𝙩𝙚𝙢𝙚𝙣𝙩𝙚, 𝙨𝙚 𝙥𝙤𝙨𝙨𝙞𝙗𝙞𝙡𝙚 𝙥𝙧𝙤𝙫𝙚𝙣𝙞𝙚𝙣𝙩𝙚 𝙙𝙖 𝙖𝙜𝙧𝙞𝙘𝙤𝙡𝙩𝙪𝙧𝙖 𝙨𝙤𝙨𝙩𝙚𝙣𝙞𝙗𝙞𝙡𝙚

𝙀𝙨𝙥𝙤𝙧𝙨𝙞 𝙦𝙪𝙖𝙣𝙙𝙤 𝙥𝙤𝙨𝙨𝙞𝙗𝙞𝙡𝙚 𝙖𝙡𝙡𝙖 𝙡𝙪𝙘𝙚 𝙨𝙤𝙡𝙖𝙧𝙚, 𝙥𝙧𝙚𝙛𝙚𝙧𝙞𝙗𝙞𝙡𝙢𝙚𝙣𝙩𝙚 𝙡𝙖 𝙢𝙖𝙩𝙩𝙞𝙣𝙖 𝙥𝙧𝙚𝙨𝙩𝙤 𝙤 𝙣𝙚𝙡 𝙩𝙖𝙧𝙙𝙤 𝙥𝙤𝙢𝙚𝙧𝙞𝙜𝙜𝙞𝙤

𝙋𝙧𝙚𝙣𝙙𝙚𝙧𝙨𝙞 𝙘𝙪𝙧𝙖 𝙙𝙚𝙡 𝙈𝙞𝙘𝙧𝙤𝙗𝙞𝙤𝙩𝙖 𝙞𝙣𝙩𝙚𝙨𝙩𝙞𝙣𝙖𝙡𝙚, 𝙖𝙨𝙨𝙪𝙢𝙚𝙣𝙙𝙤 𝙥𝙧𝙤𝙗𝙞𝙤𝙩𝙞𝙘𝙞 𝙣𝙖𝙩𝙪𝙧𝙖𝙡𝙞, 𝙥𝙧𝙤𝙫𝙚𝙣𝙞𝙚𝙣𝙩𝙞 𝙙𝙖 𝙘𝙞𝙗𝙞 𝙛𝙚𝙧𝙢𝙚𝙣𝙩𝙖𝙩𝙞, 𝙦𝙪𝙖𝙡𝙚 𝙞𝙡 𝙆𝙚𝙛𝙞𝙧 𝙚 𝙞𝙡 𝙆𝙤𝙢𝙗𝙪- 𝙘𝙝𝙖

𝘿𝙤𝙥𝙤 𝙙𝙤𝙨𝙖𝙜𝙜𝙞𝙤 𝙚𝙢𝙖𝙩𝙞𝙘𝙤, 𝙤𝙫𝙚 𝙧𝙞𝙨𝙪𝙡𝙩𝙞 𝙣𝙚𝙘𝙚𝙨𝙨𝙖𝙧𝙞𝙤, 𝙞𝙣𝙩𝙚𝙜𝙧𝙖𝙧𝙚 𝙘𝙤𝙣 𝙤𝙥𝙥𝙤𝙧𝙩𝙪𝙣𝙞 𝙥𝙧𝙚𝙥𝙖𝙧𝙖𝙩𝙞, 𝙡’𝙖𝙥𝙥𝙤𝙧𝙩𝙤 𝙙𝙞 𝙈𝙖𝙜𝙣𝙚𝙨𝙞𝙤 𝙚 𝙫𝙞𝙩𝙖𝙢𝙞𝙣𝙖 𝘿𝟯

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