di Valter Fasto
Tutti sappiamo benissimo che non comunichiamo solo con le parole, ma esiste una comunicazione non verbale che riguarda l’espressione del volto, lo sguardo e una miriade di gesti e movimenti che il più delle volte sono inconsapevoli e automatici. Molti non sanno, però, che questa comunicazione non verbale ricopre un ruolo fondamentale poichè, soprattutto il volto, è in grado di mettere in luce emozioni, di rivelare atteggiamenti, manifestare aspetti della personalità attraverso lo sguardo e, non solo, anche perchè i gesti e lo sguardo rivolti verso i nostri simili comportano delle conseguenze nei piani sottili, esattamente come le parole.
A questo punto, addentrandoci nel discorso, iniziamo con la distinzione di due tipologie di persone: coloro che eseguono gesti disarmonici e coloro che eseguono gesti armoniosi. Alla prima categoria appartengono quelle persone che utilizzzano movimenti disordinati, a scatto, nervosi, ad esempio muovono continuamente la testa o agitano le mani senza una ragione, oppure tirano su il naso o sbattono le palpebre mentre parlano e così via. Alla seconda categoria invece, appartengono coloro che mentre si esprimono, compiono movimenti o gesti pieni di dolcezza e di pace, che sono una benedizione per chi li ascolta e osserva.
E’ molto importante che i gesti rispecchino il nostro stato interiore e che vengano usati consapevolmente giacchè, altrimenti, non produrranno grandi risultati o effetti sull’interlocutore, nei mondi sottili e nei nostri confronti. Ogni gesto è una forza che agisce nei diversi mondi e come tale ci apre o ci chiude determinate porte della natura legandoci a potenze buone o nocive. E’ importante focalizzare la nostra attenzione sulle mani dato che esse rappresentano la volontà. Attraverso le dita, possiamo captare e trasmettere una miriade di correnti e onde di diversa natura dal momento che esse fungono da antenne, infatti gli Iniziati sanno lavorare con le proprie dita grazie alle quali percepiscono le correnti che circolano nello spazio, le quali permettono di purificare, guarire e prepararsi al lavoro. Sulle mani si accumulano molte impurità per cui bisogna lavarle spesso, ma non riferito all’aspetto puramente materiale, bensì bisognerebbe lavarle con un’acqua spirituale e, immergerle in una corrente di luci e colori tra i più puri e per più tempo possibile.
E’ importante evitare di gesticolare quando si parla, si dice anche che i gesti rafforzano la parola. In realtà ogni gesto è una perdita di forza, sopratutto se sono disordinati e, tra l’altro, dopo aver gesticolato e agitato le mani, ci sentiamo smagnetizzati, sfiniti, mentre pochi gesti armoniosi ci magnetizzano e ci fanno sentire meglio.
Anche stringere la mano è un importante gesto effettuato negli scambi quotidiani. Dalla stretta di mano capiamo che tipo di persona abbiamo dinanzi. Anche in questo caso se dobbiamo stringere la mano a qualcuno, lo si deve fare con amore e sincerità, altrimenti è meglio astenersi, visto che come per i gesti disarmoniosi, ci smagnetizziamo noi e la persona che abbiamo di fronte. Inoltre si deve stringere la mano una sola volta poichè nel primo atto c’è un interscambio di correnti spirituali, successivamente queste correnti diventano più dense e materiali per cui gli interscambi sono nocivi in quanto si va sempre più a fondo sino ad arrivare a sedimenti fangosi, quindi ci si scambia solo “melma”.
Un’altro aspetto del linguaggio non verbale, abbiamo detto che è lo sguardo, che vede al primo posto gli occhi e la loro espressività. Ogni emozione che proviamo si manifesta in primis attraverso gli occhi, lo sguardo è il primo a manifestarla e successivamente il colore della pelle, la contrazione muscolare e infine il sistema osseo. Attraverso gli occhi e, quindi per mezzo dello sguardo si può parlare, suggerire, influenzare, dare ordini. Non bisogna guardare gli altri con insistenza ma nemmeno guardarli con occhi inespressivi. Bisogna guardare gli altri con dolcezza ma senza insistenza, in modo da lasciarli liberi anzichè obbligarli a rispondere ai nostri sguardi in quanto, chiunque riceve la proiezione della nostra volontà, si sente importunato e violentato. In realtà il segreto per coinvolgere gli altri sta
nell’amore disinteressato, che non cerca mai di conquistare un’anima o un cuore tramite la violenza.
Lo sguardo ha una valenza positiva o negativa molto potente, per cui guardare o essere guardati con amore disinteressato ci fa stare bene e sentire uno stato di felicità quasi inspiegabile. Al contrario, può accadere che certe persone si ammalino poichè nel mondo visibile o nel mondo invisibile, alcuni esseri che non le amavano, le hanno guardate a lungo senz’amore. Bisogna avvicinarsi agli altri donando sguardi di amore spirituale, come il Sole che, guardandoci ogni giorno, ci invia onde vivificanti. Il Sole è a immagine e somiglianza di Dio e, amare Dio significa presentarsi spesso davanti a Lui, al Suo volto per contemplarlo e attirare verso noi lo sguardo dei Suoi occhi.
Quindi per concludere, non bisogna mai lanciare a nessuno sguardi fulminanti, sguardi cattivi dato che in questo modo proiettiamo una forza che lavora a nostra insaputa e che un giorno ci si ritorcerà contro. Al contrario, con il nostro sguardo possiamo aiutare una miriade di persone, ad esempio per strada, in tram, in metropolitana, semplicemente volgendo loro sguardi benevoli e nel contempo inviando pensieri di incoraggiamento e di fiducia.
In quel momento queste persone non si renderanno conto di quello che facciamo con il nostro sguardo benevolo, ma la loro anima e le energie luminose o spirituali che abiatano in quelle persone sapranno ricevere ciò che inviamo e successivamente miglioreranno il loro stato in essere. Quindi, impariamo ad utilizzare coscientemente il nostro linguaggio gestuale perchè, solo i gesti sinceri e armoniosi possiedono una vera forza e potenza in senso positivo, la quale si manifesta costantemente ai mondi visibili e invisibili determinando la possibilità di creare o distruggere il nostro avvenire.
Valter Fasto – “Ierogrammata (Scriba Esseno)” e Discepolo di Olivier Manitara, Maestro esseno e Rappresentante mondiale della Tradizione e Religione Essena