Maria Francesca Cantacessi.
C’era una volta una stazione, quelle stazioni piccole, con un unico binario, il passaggio a livello divideva Montrone da Canneto (due paesi vicini in provincia di Bari), era una stazioncina come tante qui al sud, gestite per il trasporto pubblico dalle ferrovie Sud-Est. Il treno conduceva studenti e lavoratori pendolari in città a Bari e spesso gli orari dei treno di andata coincideva con quello del ritorno. I treni si incontravano alla stazione e le sbarre del passaggio stradale veniva chiuso bloccando il traffico pedonale e automobilistico. Gli abitanti erano disperati e auspicavano che la stazione fosse chiusa e trasferita da qualche altra parte, per lasciare libero il passaggio ed evitare la calca nelle ore di punta.
Ogni luogo porta con sé un vissuto specialmente se sono luoghi pubblici, la vecchia stazione che aveva accompagnato i viaggi verso la scuola e il lavoro di tanti adelfiesi, che aveva visto nascere amicizie e sbocciare amori, un giorno fu chiusa e il luogo fu abbandonato.
L’APS tipica Adelfia #fermatakm11 un’associazione nata con lo scopo di valorizzare le varie tipologie dell’uva: il prodotto agricolo coltivato principalmente ad Adelfia, il cui fondatore e presidente onorario è il Dott. Agronomo Costantino Pirolo vice sindaco e responsabile tecnico dell’Italian Variety Club (contratto di rete tra imprese e ricerca scientifica che sostengono il programma di miglioramento genetico dell’uva da tavola) che annovera al suo attivo ben 24 soci, un giorno ha deciso di partecipare vincendo insieme ad altri 11 comuni il bando della Regione Puglia: “Mente Locale”. Il Bando era finalizzato al recupero e alla riconversione dei beni immobili a servizio del Trasporto pubblico locale sottoutilizzati e/o non più utilizzati, per scopi sociali, ambientali, turistico-culturali, di promozione del territorio e della mobilità sostenibile.
Cominciarono così i lavori di ristrutturazione, che durarono un anno dal 2014 al 2015.
Il Presidente, Emanuele Derobertis, Consultant presso Arti Puglia, ci ha detto che il lavori sono stati lunghi, laboriosi e costosi, perché lo stabile era in stato di abbandono, né sono la prova le foto che sono conservate gelosamente nell’archivio della pagina facebook. La vecchia stazione abbandonata finalmente a dicembre 2015 è stata inaugurata con i mercatini di Natale. La stazione è di demanio pubblico ed è sta data in concessione all’associazione a titolo oneroso dalla Regione Puglia che oltre allo stabile della stazione ha concesso pure lo spazio antistante dove c’era il parcheggio degli autobus, oggi trasformato in ampio spazio dove si coltivano olivi e viti biologiche e utilizzato come parcheggio per il pubblico che frequenta i mercatini.
I mercatini si svolgono in Stazione ogni 15 giorni, iniziano a maggio con la raccolta delle ciliegie e si concludono a novembre con l’uva e le olive, si mettono in vendita prodotti ortofrutticoli locali a Km 0. Inizialmente ci dice, il presidente, le aziende agricole non erano molto attratte dall’idea di un mercatino serale in un posto inusuale come la vecchia Stazione, ma con il tempo l’dea si è rivelata vincente e ha avuto successo. I prodotti del mercatino cambiano di volta in volta, accanto ai prodotti agricoli si vendono anche prodotti di piccoli artigiani come il miele che viene prodotto biologicamente dai uno dei soci: Giovanni.
Si possono gustare prodotti gastronomici locali, come panini con la mortadella oppure focacce o frittelle impastate e cotte sul posto dalle massaie adelfiesi. La vecchia Stazione con le bancarelle in fila sullo spazio dove una volta c’era la strada ferrata sono tutte in legno e sono state costruite dai soci, tutti i lavori vengono svolti dai soci volontari: Giovanni Quarta, Domenico Ciliberti, Giuseppe Gatti, elettricista, idraulici che sacrificano il proprio tempo libero per dedicarlo alla realizzazione del progetto. La vecchia stazione in questo modo prende vita ed è un tripudio di sapori, colori, luci ed ogni mercatino è una bellissima festa che vede gli abitanti di Canneto e Montrone finalmente insieme a condividere cibo, cultura e arte (gli oggetti esposi dagli artigiani sono piccole opere d’arte fatte a mano).
Ultimamente l’associazione ha pensato di aggiungere un eventi culturali all’interno dei mercatini, organizzando presentazioni di libri e per l’appuntamento del 13 settembre scorso, c’è stato un doppio evento culturale, hanno proiettato il corto d’autore “FEROCIA” diretto da Maria Pia Ferrante, Nunzio Santoro e Carlo De Santis con Nico Sciacqua e presentato il libro “Oltre l’incubo” di Beppe De Giglio.
Oltre ai mercatini sono stati realizzati dei progetti in linea con gli obbiettivi dell’associazione: Mostre di Uva autoctona, percorsi sui vitigni autoctoni con assaggio di vino, viaggio alla ricerca della biodiversità pugliesi con agricoltori custodi di piante antiche, performance con l’Artista Nicola Angiuli “Fare L’immateriale” progetti PON, con i bambini della scuola primaria per avvicinare i più piccoli alla natura: “Cultura verde”, “Giocare con la scienza” e per scoprire il territorio attraverso mappe digitale che ha portato alla scoperta delle Lame nelle campagne circostanti.
“Tipica Adelfia e i suoi partner vogliono cogliere la spontaneità del mondo rurale, mirando all’emancipazione degli agricoltori e dei cittadini adelfiesi, ad una migliore conoscenza del territorio e della storia rurale locale, ad un più̀ sentito senso di appartenenza e identità̀” si legge sulla pagina fb. Con questa affermazione che riassume l’essenza di questa associazione, auguriamo a tutti i soci un buon proseguimento e invitiamo tutti a vederci in stazione “LA STAZIONE DOVE NON PARTI, MA RESTI” per il prossimo mercatino consultare il link https://www.facebook.com/fermatakm11/
FOTO NUNZIO SANTORO