Di Enrico Cembran
La bocca che ovviamente è l’organo della masticazione e fonazione rappresenta la struttura attraverso la quale comunichiamo e ci nutriamo. Ma è anche un organo sensoriale, affettivo ed erotico.
Per quel che riguarda l’alimentazione, occorre dire che in tale veste, rappresenta l’unica porzione cosciente nell’atto del nutrimento, essendo tutte le funzioni successive alla deglutizione, di tipo esclusivamente inconscio.
Nella medicina delle emozioni pertanto, la #bocca rappresenta un #organo #discriminatorio nei confronti dell’ecosistema di riferimento, potendo consentirci, con o senza analisi sensoriale, la facoltà di accogliere o respingere, ma anche di comunicare o tacere.
Attraverso la bocca, si introducono energie dense (liquidi ed alimenti), ma anche energie eteree (aria e manifestazioni affettive, attraverso i baci e l’erotismo).
Con la bocca si può mordere per nutrirsi, ma anche per difendersi ed in certi casi, per provare o far provare piacere.
Dunque le gengive, rappresentano l’organo di rivestimento di un #organo #discriminante ed in questo senso, veicolano un significato di protezione nell’ambito dell’interazione fisica ed eterea.
Le #infiammazioni, nella medicina delle emozioni, parlano di rabbia compressa e non espressa.
Le gengiviti sono le infiammazioni di questa mucosa, le cui cause classiche e conosciute sono le più disparate e sono da ricercare nelle
alterazioni dell’immunità cellulare,
nelle allergie ed intolleranze,
nelle infezioni locali o sistemiche,
nell’alimentazione non corretta,
nelle abitudini voluttuarie, fra cui il fumo e l’etilismo, svolgono un ruolo molto importante,
nella traumatologia spontanea e iatrogena,
nelle #disbiosi, tutte quelle patologie da alterato equilibrio biologico dell’organo intestinale.
Detto questo, come sempre, nella Medicina delle Emozioni, tali cause e concause sono tutte riconosciute più che valide, tuttavia, in questa disciplina medica, il loro ruolo viene definito sincronico, in quanto sostenuto a monte dalla necessità del subconscio di esprimere, attraverso la metafora della funzione lesa, la sua sofferenza.
In tal senso, la #Gengivite parla del disagio conseguente all’esigenza di dover convivere con #scelte #stagnanti che non si riescono o non si possono effettuare per motivi di opportunità sociale e/o culturale.
Il continuo rimandare di tali scelte, genera uno stato d’ansia latente che alla lunga diminuisce la motivazione, “sgonfiando” di energia l’individuo. Tale energia si condensa nell’organo che, come sopra riferito, determina la discriminazione, ossia, la possibilità di poter esercitare il sacrosanto diritto di #scegliere. A seguito di ciò, le gengive si gonfiano (addensamento) o si necrotizzano (liberazione).
In questo ruolo, attraverso le acclarate connessioni della #Psiconeuroendocrinoimmunologia, il #Subconscio, è realmente in grado, esprimendo le potentissime energie del #Tanathos, una delle due forze che ne determinano l’esistenza (l’altra è l’#Eros, inteso in senso creativo e/o rigenerativo), bilanciandosi in continuazione, di distruggere l’epitelio della mucosa orale, anche solo deprimendo l’energia sostenente il suo elevatissimo turnover quotidiano.