Convegno di Studi – Giusto processo penale minorile e strategie di diversion

a cura di Cristina Negro

Giusto processo penale minorile e strategie di diversion”: questo il titolo del Convegno che si è svolto a Bari presso la Sala Consiliare dell’Ordine degli Avvocati nella sede del Palazzo di Giustizia.

Dopo i saluti istituzionali del Presidente dell’Ordine degli Avvocati Giovanni Stefanì e del Presidente della Camera Penale di Bari “Achille Lombardo Pijola” Gaetano Sassanelli, il dibattito è proseguito con le relazioni di tre docenti dell’Università degli Studi di Bari “Aldo Moro”: Francesco Perchinunno, Professore di Diritto Costituzionale (“Princìpi e garanzie del giusto processo penale minorile”); Nicola Triggiani, Professore Ordinario di Diritto Processuale Penale e Giudice Onorario presso il Tribunale per i Minorenni di Bari (“La messa alla prova dell’imputato minorenne: fondamento, presupposti, esperienze”); Danila Certosino, Professoressa di Diritto Processuale Penale Minorile (“La mediazione penale minorile”).

Agli interventi dei relatori è seguita la tavola rotonda su “L’applicazione dei princìpi” con gli avvocati del direttivo della Camera Penale di Bari Guglielmo Starace (Vicepresidente), Domenico Di Ciaula (Tesoriere), Marisa Savino (Segretario).

L’avv. Katia Di Cagno, Vicepresidente dell’Unione Nazionale Camere Minorili e Coordinatrice della Commissione Famiglia, Minori e Persone dell’Ordine degli Avvocati di Bari ha moderato il dibattito.

Le conclusioni sono state affidate al Dott. Riccardo Greco, Presidente del Tribunale per i Minorenni di Bari.

L’incontro di studi ha inteso mettere a fuoco gli istituti della sospensione del processo con messa alla prova del minore autore di reato e della mediazione penale minorile nel quadro dei principi del “giusto processo”, a trent’anni dall’entrata in vigore del D.P.R. n. 448/1988, che disciplina il processo penale minorile.

L’obiettivo del convegno è stato anche quello di far comprendere all’opinione pubblica che la “messa alla prova” – per lo svolgimento di un articolato progetto elaborato dai servizi minorili con la prospettiva dell’estinzione del reato, in caso di esito positivo – non è una misura di natura clemenziale, in quanto persegue una finalità di responsabilizzazione del minore.

 

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