VI EDIZIONE DEL FESTIVAL DEI CLAUSTRI IL CENTRO STORICO DI ALTAMURA APRE LE SUE PORTE

di Giovanni Mercadante

Il Festival dei Claustri è ormai diventato un appuntamento irrinunciabile. Questa VI edizione offre maggiori  opportunità alla comunità e soprattutto alla nuova Amministrazione comunale, capeggiata da neo sindaca Rosa Melodia, di  redigere in un futuro immediato un piano d’azione per il recupero e la valorizzazione di un patrimonio socio-culturale e paesistico.

Le nuovi generazioni, che si stanno battendo per questa operazione, sono animate da un profondo sentimento di appartenenza, tanto che hanno costituito l’Associazione Festival dei Claustri di Altamura, col patrocinio del Comune e di altri enti pubblici del territorio. Il 2018, come  campeggia sulla copertina della brochure dedicata a detta manifestazione, è stato indicato come anno europeo del patrimonio culturale.  Il titolo “Apriamo le porte alla città” è un altro inno alla socializzazione. Il programma messo in campo dall’Associazione è fitto, articolato e spalmato tra l’ultimo giorno di agosto e  metà settembre.

I disegni che appaiono sulla copertina indicano le numerose attività di cui saranno protagonisti i tanti claustri individuati per ospitare musicisti, pittori, danzatrici, attori, laboratori urbani, insomma artisti di  molte discipline.

Il presidente della Pro loco, Pietro Colonna, ha dichiarato che questa manifestazione vuol essere un contributo a far rivivere il centro storico in tutte le sue peculiarità. I claustri in passato erano fucine di socializzazione, condominii orizzontali; la solidarietà, anche se non mancavano dissapori e contrasti tra i residenti, era il primo sentimento che emergeva di fronte alle avversità della vita.

Le novità di quest’anno

Con il tema di questa edizione  “Apriamo le porte alla città”,  l’iniziativa prevede difatti il coinvolgimento dei residenti, oltre che delle associazioni di categoria (artigiani, ristoratori, commercianti), delle associazioni culturali e del pubblico. Il comunicato stampa dell’Associazione riferisce che al  fine di migliorare la fruizione e incentivare il coinvolgimento attivo quest’anno il Festival dei Claustri sarà itinerante, ovvero non occuperà tutto il centro storico, ma porzioni di esso nei diversi venerdì e sabato stabiliti. Nelle intenzioni delle associazioni promotrici della manifestazione vi è quella di riqualificare il centro storico, combattendone l’incuria e il degrado, conseguenze dell’abbandono di alcune zone, e di ritornare a considerare i Claustri luoghi di vita sociale, attraverso il potenziamento delle diverse attività sociali e artistiche che si svolgono in città.

L’organizzazione del Festival dei Claustri invita alla partecipazione attiva tutti i cittadini, i gruppi o le associazioni interessate alla valorizzazione del  centro storico: sabato 31 agosto e 1 settembre; 7 e 8 settembre; 14 e 15 settembre 2018.

Palazzo Baldassarre a sinistra– opera del pittore Mario Dibenedetto

L’iniziativa.

Il “Festival dei Claustri” si profila come un manifestazione densa di eventi culturali di vari generi, realizzati nell’incantata atmosfera di claustri e “sottani” , grazie al coinvolgimento degli abitanti. Confermando la formula delle precedenti edizioni, i claustri fungeranno da teatri naturali per gli spettacoli proposti. Appuntamento fisso quello di portare il verde nei claustri “Verde In-Vaso”, al fine di sensibilizzare gli stessi abitanti dei claustri ai temi ambientali e culturali, nonché tutti i cittadini altamurani e i visitatori/turisti, circa la necessità di “curare” il patrimonio urbano dei claustri, vanto e peculiarità della nostra città. Il borgo antico di Altamura rappresenta, dal punto di vista storico-architettonico, un “unicum” urbano caratterizzato dalla presenza di circa 80 claustri diversi tra loro, contraddistinti architettonicamente da dettagli appartenenti alle diverse epoche ed etnie (latina, greca, ebraica e araba) che hanno dato origine alla città stessa. Obiettivo dell’evento è quello di accrescere la consapevolezza del legame imprescindibile che intercorre tra economia e cultura, ovvero che l’attrattività turistica e imprenditoriale della città passa anche attraverso la valorizzazione del suo patrimonio culturale, artistico, architettonico e ambientale. Pertanto, in quest’ottica, la riqualificazione, la fruibilità e la vivibilità dei claustri e dell’intero centro storico diventano obiettivi cruciali e da perseguire. Poiché il programma è molto ampio, segnaliamo: Museo del vino presso la Cantina “F’rrud, in via Solofrano 18; mostra personale Madi/Mario Dibenedetto in via Madonna dei Martiri con opere dedicate al centro storico e ai claustri; Lucania musica e poesia, Claustro Giudecca, con Sergio Santalucia cantautore, polistrumentista, suona e canta; mostra di Pietro Quattromini, Palazzo Santoro Corso Federico II 93, espone sue opere dedicate alla Murgia e ai Claustri.

                        

Largo Palazzo Castelli – Coro Saverio Mercadante
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